Ho 64 anni, 41 anni e 8 mesi di contributi, di cui 15 anni e 6 mesi prima del 1996. Vorrei accedere alla Quota 103 ma senza penalizzazioni. Ho diritto a una pensione non sistema di calcolo misto?
Utilizzando la Quota 103 lei può restare nel sistema misto di calcolo pensione solo se ha maturato i requisiti entro la fine del 2023. Se invece ha raggiunto i 62 anni di età e i 41 anni di contributi nel 2024, allora l’importo dell’assegno è calcolato interamente con il sistema contribuivo.
Non rileva il momento in cui chiede la pensione, infatti, ma quello in cui ha maturato il requisito.
Mi spiego meglio. La normativa di riferimento per la Quota 103 è l’articolo 14.1 del dl 4/2019, che richiede almeno 62 anni di età e 41 di contributi per andare in pensione. Ci sono tuttavia due diverse casistiche.
- Chi ha matura il requisito entro il 2023 non ha alcuna penalizzazione sul calcolo della pensione. Quindi, se come nel suo caso ha diritto al sistema misto, lo mantiene. C’è un unico paletto: fino a quando non raggiunge l’età per la pensione di vecchiaia, attualmente pari a 67 anni, il trattamento non può superare le cinque volte il minimo INPS (nel 2024, pari a 2mila 839,70).
- Chi matura il requisito nel 2024, ha invece il ricalcolo interamente contributivo della pensione. E, fino a quando non raggiunge l’età per la pensione di vecchiaia, il tetto massimo del trattamento è pari a quattro volte il minimo INPS.
=> Calcolo pensione con sistema retributivo, contributivo o misto
Tenga presente che il diritto alla Quota 103 si cristallizza, quindi se lei matura il diritto non deve necessariamente andare in pensione subito, ma può farlo anche dopo il 2024.
Se la precisazione che lei fornisce relativamente ai contributi versati prima del 1996 è determinata dal fatto che lei è un dipendente pubblico iscritto a una delle gestioni interessate dalla modifica alle aliquote di rendimento, le confermo che non rischia la penalizzazione perché ha più di 15 anni di versamenti precedenti al 1996.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz