In pensione dopo la NASPI con Quota 41 o Quota 103

Risposta di Barbara Weisz

8 Ottobre 2024 12:35

Roberto chiede:

Il prossimo anno esaurirò la NASpI e maturerò 41 anni di contributi con 62 anni di età: potrò accedere alla pensione?

I lavoratori precoci con anzianità contributiva al 31 dicembre 1995 ed almeno 12 mesi di contribuzione effettiva prima del 19° anno di età possono andare in pensione anticipata con la Quota 41 fino al 31 dicembre 2026, a prescindere dal requisito anagrafico, ma solo a patto di rientrare in una delle quattro categorie con diritto all’APE Sociale:

  1. dipendenti disoccupati per licenziamento individuale o collettivo, giusta causa o risoluzione consensuale, dopo la NASPI o altra indennità spettante;
  2. caregiver che assistono da almeno 6 mesi un familiare stretto con Legge 104;
  3. invalidi civili almeno al 74% con ridotta capacità lavorativa;
  4. addetti a mansioni usuranti o gravose.

=> APE Sociale anche senza NASpI: nuova sentenza di Cassazione

A meno di non rientrare tra i potenziali beneficiari della Quota 41, l’unica possibilità di acceso alla pensione anticipata una volta terminata la NASpI sarebbe per lei la Quota 103, che richiede oggi 62 anni di età e 41 di contributi. Il problema è che si tratta di una forma di flessibilità in uscita attualmente prevista solo per chi matura i requisiti entro il 31 dicembre 2024. Lei invece li raggiunge il prossimo anno, deve quindi sperare che la pensione anticipata flessibile goda di una proroga per il 2025.

Si tratta comunque di un’ipotesi molto probabile. In base alle anticipazioni sulla Manovra 2025, le attuali forme di flessibilità in uscita sono destinate a essere inserite anche per il 2025. Bisogna però capire se interverranno modifiche che restringano la platea, inasprendo ad esempio uno dei due requisiti (quello di età o quello di contribuzione,) se non addirittura introducendo nuovi vincoli.

Nel caso in cui la misura venisse riproposta con le attuali regole (indicate nell’articolo 14.1 della Legge 4/2019), nel 2025 lei potrebbe ritirarsi con la Quota 103.

La normativa di riferimento prevede un ricalcolo contributivo della pensione e un trattamento ridotto (massimo pari a quattro volte il minimo INPS) fino all’età della pensione di vecchiaia. Inoltre, fra la maturazione del diritto e la decorrenza della pensione deve traascorrere anche una finestra mobile di sette mesi. Per capirci, maturando teoricamente il requisito a maggio 2025, a legislazione vigente la prima decorrenza utile per la sua pensione sarebbe a gennaio 2026.

Ma, lo ripeto: bisogna aspettare di capire se effettivamente ci sarà la proroga e, nel caso, come cambieranno eventualmente le regole sui requisiti.

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Risposta di Barbara Weisz