Sono in pensione da 2 anni con Opzione Donna e continuo a versare contributi come lavoratrice artigiana. Al raggiungimento dei 67 anni di età e con l’accumulo dei contributi fino ad arrivare a 41 anni di contribuzione sarà possibile passare dalla pensione ordinaria?
No, l’Opzione Donna è irreversibile, perchè non è un regime che accompagna il lavoratore alla maturazione della pensione piena ma una vera e propria forma previdenziale.
Continuare a versare contributi può essere utile per incrementare l’assegno pensionistico – valorizzando i nuovi versamenti con la richiesta periodica di un supplemento di pensione oppure maturando una seconda pensione autonoma – ma non è previsto il passaggio da una forma di pensione all’altra, dopo aver esercitato il diritto all’Opzione Donna.
Le spiego tutti i riferimenti normativi e gli istituti che lei può eventualmente attivare per valorizzare i nuovi contributi che sta versando.
L’Opzione Donna è regolamentata dall’articolo 16 del dl 4/2019. Consente di ritirarsi a 61 anni di età e 35 di contributi al 31 dicembre 2023 alle lavoratrici che appartengono a una delle tre categorie di aventi diritto (disoccupate, caregiver, disabili). Comporta un ricalcolo interamente contributivo della pensione, anche in presenza di versamenti anteriori al 1996 che darebbero diritto alla valorizzazione retributiva. E soprattutto, in relazione alla sua domanda, è una forma di pensione che una volta scelta resta permanente. Non si può trasformare in pensione di vecchiaia o in pensione anticipata piena.
I contributi che lei sta versando possono tornarle utili per incrementare l’importo dell’assegno previdenziale chiedendo il supplemento di pensione. E’ un istituto che consente di far confluire nella pensione i nuovi versamenti previdenziali. La domanda si può presentare ogni cinque anni, nel senso che per chiedere il supplemento pensione devono essere trascorsi almeno cinque anni dalla decorrenza della pensione oppure dall’ultimo supplemento. Per una sola volta, è possibile presentare la domanda con un intervallo di tempo ridotto a due anni.
Infine, le segnalo che se i contributi che versa alla gestione artigiani sono sufficienti a farle maturare un autonomo diritto a pensione lei potrà fare la relativa domanda e avere due distinti trattamenti previdenziali.
Hai una domanda che vorresti fare ai nostri esperti?
Chiedi all'espertoRisposta di Anna Fabi