Da part-time a full time in via temporanea: regole e procedura

Risposta di Anna Fabi

31 Luglio 2024 10:41

Cristina chiede:

Lavoro come centralinista part-time a tempo indeterminato nel commercio. Il mio superiore mi ha chiesto di passare full-time per due mesi, in assenza di una collega. E’ lecita questa richiesta? Quali termini deve prevedere il contratto? E’ necessario siglare per questi due mesi un nuovo contratto oppure è sufficiente il pagamento delle ore supplementari? Cosa conviene di più?

La richiesta del suo superiore di aumentare temporaneamente il suo orario di lavoro da part-time a full-time è lecita, purché venga gestita nel rispetto delle normative vigenti sul lavoro a tempo parziale. È infatti importante che il cambiamento sia formalizzato correttamente, per garantire la trasparenza e la tutela dei diritti di entrambe le parti.

Orario di lavoro e termini contrattuali

Esistono due principali modalità per gestire l’aumento temporaneo dell’orario di lavoro: per formalizzare il cambiamento, può scegliere tra la modifica temporanea del contratto di lavoro e il pagamento delle ore supplementari.

Modifica temporanea del contratto di lavoro

In questo caso, bisogna redigere un accordo scritto che modifichi temporaneamente il suo contratto part-time, specificando chiaramente il periodo (due mesi) e il nuovo orario full-time.

  • Vantaggi: Chiarezza e formalizzazione del nuovo orario; i contributi previdenziali e assistenziali verranno calcolati sull’orario full-time.
  • Svantaggi: Richiede la stipula di un accordo formale, che comporta un certo grado di burocrazia.

Pagamento delle ore supplementari

In questo cas, si mantiene il contratto part-time esistente e semplicemente si pagano le ore supplementari, applicando le maggiorazioni previste dal contratto collettivo nazionale del lavoro (CCNL) del Commercio. Che tuttavia potrebbero risultare come straordinari (con relativa paga differenziata).

  • Vantaggi: Meno burocrazia, poiché non è necessario modificare il contratto esistente.
  • Svantaggi: Potrebbe risultare meno vantaggioso dal punto di vista dei contributi previdenziali e assistenziali, e potrebbe creare ambiguità sulla gestione dell’orario di lavoro.

Cosa conviene di più?

La convenienza dipende da vari fattori.

  • Aspetti previdenziali: un contratto full-time temporaneo garantisce contributi previdenziali calcolati sull’orario intero, che potrebbero essere più vantaggiosi per la sua pensione futura.
  • Maggiorazioni delle ore supplementari: verifichi le percentuali di maggiorazione previste dal suo CCNL per le ore supplementari. Se sono elevate, potrebbe convenire il pagamento delle ore supplementari.
  • Stabilità e sicurezza: un accordo formale temporaneo offre maggiore stabilità e chiarezza, riducendo il rischio di eventuali controversie.

Cosa dice il Contratto Collettivo di Lavoro (CCNL) del Commercio

Le riporto gli articoli del CCNL Commercio da consultare per una valutazione consapevole del caso:

  • Articolo 71: lavoro a tempo parziale (part-time), modalità di modifica dell’orario di lavoro e trattamento delle ore supplementari.
  • Articolo 74: disciplina le ore supplementari per i lavoratori part-time, stabilendo le condizioni e le maggiorazioni retributive applicabili.
  • Articolo 78: passaggio temporaneo da part-time a full-time, comprese le procedure e i diritti dei lavoratori.

Conclusione

La scelta più conveniente dipende da considerazioni previdenziali, economiche e di sicurezza contrattuale. Per una valutazione dettagliata e personalizzata, le consiglio di parlare apertamente con l’ufficio del personale della sua azienda se ne ha modo, oppure chieda un parere ad un consulente del lavoro.

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Risposta di Anna Fabi