Superamento del comporto: agevolazioni dopo il licenziamento

Risposta di Anna Fabi

26 Settembre 2024 10:33

Vito chiede:

Sono stato licenziato per aver superato il periodo di comporto da dipendente statale. Quali benefici posso avere come ex dipendente statale con 34 anni di contributi? Non ho diritto alla NASpI ma posso accedere ad un anticipo del TFR o alla pensione anticipata avendi 63 anni?

Essendo stato licenziato per superamento del periodo di comporto e non avendo diritto alla NASpI come ex dipendente statale, ha alcune possibilità per valutare benefici e forme di tutela, tenendo conto dei suoi 34 anni di contributi e dell’età di 63 anni.

Una delle opzioni potrebbe essere l’APE Sociale (Anticipo Pensionistico Sociale). Questa misura è pensata per i lavoratori che si trovano in specifiche condizioni di difficoltà e che hanno almeno 63 anni. Viene concessa in attesa di raggiungere la pensione di vecchiaia (67 anni nel 2024) e non prevede penalizzazioni economiche. Tuttavia, per accedere all’APE Sociale, bisogna appartenere a una delle categorie protette previste dalla legge:

  • disoccupati che hanno terminato la NASpI da almeno tre mesi (questo potrebbe escluderla, dato che non ha diritto alla NASpI);
  • persone con invalidità pari o superiore al 74%;
  • soggetti che assistono familiari con disabilità gravi (caregiver);
  • impiegati in mansioni gravose o usuranti.

Potrebbe poi accedere alla pensione anticipata contributiva se ha accumulato almeno 42 anni e 10 mesi di contributi (41 anni e 10 mesi per le donne), a prescindere dall’età anagrafica. Tuttavia, con 34 anni di contributi e 63 anni d’età, non ha ancora raggiunto i requisiti necessari. La sua data di pensionamento potrebbe quindi essere più vicina ai 67 anni, con la pensione di vecchiaia.

Anche se il Trattamento di Fine Rapporto viene normalmente erogato al termine del rapporto di lavoro con tempi stabiliti come ex dipendente statale potrebbe non beneficiare dell’anticipo del TFR. Il TFS dei dipendenti pubblici prevede infatti l’erogazione dopo 12 mesi dopo la cessazione del rapporto di lavoro se è stato licenziato per giustificato motivo oggettivo. L’ammontare dipenderà dagli anni di servizio e dalla retribuzione. Esistono forme di anticipo bancario del TFR, in cui le banche offrono un’anticipazione fino a 45.000 euro tramite convenzione con l’INPS, nel caso in cui desideri disporre prima delle somme spettanti.

Verifichi inoltre se ha diritto a misure di assistenza come l’assegno sociale (in caso di basso reddito) o eventuali agevolazioni locali. Alcune regioni o comuni offrono aiuti specifici per ex lavoratori in difficoltà.

Esistono infine programmi di riqualificazione professionale o di reinserimento lavorativo per disoccupati o pensionandi, che potrebbero offrirle accesso a nuove opportunità lavorative, anche in settori affini.

Le consiglio di richiedere una consulenza presso il suo ente previdenziale (INPS) o un patronato per verificare i requisiti specifici e il tipo di TFR o TFS applicabile nel suo caso, considerato anche il licenziamento, oltre a valutare altre forme di sostegno economico.

Hai una domanda che vorresti fare ai nostri esperti?

Chiedi all'esperto

Risposta di Anna Fabi