Mia moglie ha versato circa 8 anni di contributi in Polonia come ostetrica, poi in Italia ha lavorato dal 2009 con partita IVA presso una cooperativa e infine dal 2017 opera versando i contributi all’INPS. Cosa fare per ricongiungere tutti i contributi ai fini della pensione?
Per i contributi versati in diversi Paesi si può ottenere una pensione da ogni Stato in cui ha maturato diritti: ognuno paga la parte della pensione corrispondente ai contributi versati sul proprio territorio. Se i contributi esteri sono pochi e dunque insufficienti a far maturare una pensione autonoma, dunque, è meglio trasferirli o comunque valorizzarli ai fini della pensione maturata in patria.
Nel vostro caso, per ricongiungere i contributi versati in Polonia e in Italia ai fini della pensione, sua moglie deve seguire specifiche procedure previste dalla normativa europea e italiana.
Per quando concerne i versamenti esteri, sua moglie può utilizzare la totalizzazione dei periodi assicurativi ai sensi del Regolamento (CE) n. 883/2004 del Parlamento Europeo e del Consiglio, che coordina i sistemi di sicurezza sociale all’interno dell’Unione Europea. Questo strumento consente di sommare i contributi versati in diversi Paesi dell’UE, tra cui l’Italia e la Polonia, per raggiungere i requisiti minimi per la pensione.
- Lo strumento si utilizza nel momento in cui sua moglie presenta domanda di pensione in totalizzazione, che deve avvenire nel Paese in cui risiede o ha versato i contributi per l’ultima volta. In questo caso, l’INPS. Una volta presentata la domanda, l’INPS si occuperà di contattare l’ente previdenziale polacco per verificare i contributi versati in Polonia e la pensione verrà calcolata proporzionalmente ai periodi di contribuzione in ciascun Paese.
- È importante che sua moglie ottenga la certificazione dei periodi contributivi maturati in Polonia. Questo documento attesta i contributi versati e sarà necessario per il calcolo della pensione in Italia. Sua moglie può richiederla direttamente dall’ente previdenziale polacco. In Polonia, l’ente competente è la Zakład Ubezpieczeń Społecznych (ZUS).
Nel caso in cui sua moglie voglia trasferire i contributi italiani in un’unica gestione, invece, potrebbe considerare la ricongiunzione contributiva. Tuttavia, questa procedura comporta costi e non è sempre la soluzione più conveniente. In alternativa c’è anche il cumulo gratuito, che consente di unire i periodi contributivi maturati presso diverse gestioni previdenziali (compresi gli enti previdenziali dei Paesi membri dell’Unione Europea) senza dover ricorrere alla ricongiunzione onerosa. Questo strumento è previsto dalla legge 232/2016 (articolo 1, commi 239 e seguenti) ed è applicabile anche ai periodi in gestione separata INPS. La pensione è calcolata sulla base dei contributi cumulati e proporzionata ai periodi contributivi maturati in ciascuna gestione.
Anche in questo caso lo strumento si attiva nel momento in cui sua moglie presenta domanda di pensione presso l’INPS, che si occuperà di verificare la possibilità di includervi anche i periodi di contribuzione estera, grazie agli accordi bilaterali di sicurezza sociale.
Le suggerisco di consultare un patronato o un consulente previdenziale per ottenere una valutazione accurata della situazione contributiva di sua moglie e per capire se il cumulo gratuito sia lo strumento più conveniente nel suo caso.
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Chiedi all'espertoRisposta di Anna Fabi