Riscatto periodo di sospensione: tempi di risposta INPS

Risposta di Anna Fabi

4 Settembre 2024 08:25

Lorena chiede:

Non ho avuto nessuna risposta alla mia domanda di riscatto di un periodo di sospensione dal lavoro, presentata all’INPS per due volte, l’ultima delle quali a maggio 2023. Come mai? Cosa posso fare?

Se la sua domanda di riscatto contributivo riguarda un periodo di sospensione dal lavoro, è possibile che il ritardo nella risposta da parte dell’INPS sia dovuto a una necessità di verifiche aggiuntive, data la particolarità della situazione.

Questi periodi non sempre rientrano nelle situazioni standard previste per il riscatto, il che può comportare un’ulteriore complessità nella gestione della domanda e un prolungamento dei tempi di risposta.

Il riscatto contributivo per periodi di sospensione dal lavoro è infatti una procedura che può essere regolamentata da diverse normative. La sua domanda potrebbe rientrare nelle disposizioni previste per i periodi non coperti da contribuzione obbligatoria di cui al Decreto Legislativo 30 aprile 1997, n. 184, ma servirebbe conoscere tutti i dettagli del caso per una valutazione più completa.

La sospensione dal lavoro può richiedere una valutazione specifica per accertare se il periodo sia effettivamente riscattabile ai fini pensionistici. L’INPS potrebbe aver bisogno di esaminare documenti aggiuntivi o richiedere ulteriori chiarimenti: ha controllato nella sua area riservata sul sito INPS se ci sono comunicazioni in questo senso?

Acceda all’area MyINPS sul sito dell’INPS (www.inps.it) per controllare lo stato della richiesta e verificare se sono necessarie ulteriori azioni da parte sua.

Può anche contattare il Contact Center multicanale dell’INPS (componendo il numero 803 164, gratuito da telefono fisso, o il numero 06 164 164 da cellulare, a pagamento) comunicando il numero di protocollo della sua pratica, per ottenere informazioni dettagliate sulla sua domanda.

Un patronato o un consulente previdenziale può assisterla nel dialogo con l’INPS, soprattutto se è richiesta un’interpretazione specifica delle norme vigenti.

In caso di ritardi prolungati è comunque consigliabile sollecitare una risposta, procedendo per prima cosa con la verifica di eventuali richieste di documentazione aggiuntiva da parte dell’INPS.

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