Ho 63 anni ed essendo nata a giugno quest’anno potrei andare in pensione con il computo della Gestione Separata, scalando tre figli. Essendo una formula contributiva, però, sarebbe notevolmente più bassa rispetto alla mista. Se invece aspettassi un anno, il mio diritto sarebbe comunque cristallizzato oppure corro il rischio che con la nuova riforma attesa per fine anno debba poi andare in pensione a 67 anni o più?
La situazione che descrive riguarda la possibilità di andare in pensione con il computo nella Gestione Separata INPS, sfruttando anche i benefici legati alla maternità per i suoi tre figli. Tuttavia, come ha giustamente notato, chi esercita questa opzione ottiene un calcolo dell’assegno interamente con il sistema contributivo, il chè potrebbe farlo risultare inferiore rispetto a quello calcolato con il sistema misto.
Una volta maturato, questo diritto a pensione si “cristallizza”: significa che lo si può esercitare anche in un momento successivo senza che le condizioni peggiorino. Tuttavia, a voler essere pessimisti non si può dare nulla per scontato: ogni nuova riforma potrebbe introdurre modifiche retroattive che potrebbero impattare su coloro che non hanno ancora esercitato un diritto a pensione. Ne è un esempio il drammatico caso degli esodati, rimasti per lungo tempo senza pensione nè stipendio dopo la riforma Fornero del 2011.
Se si verificheranno a medio termine cambiamenti significativi come l’innalzamento dell’età pensionabile (ipotesi verosimile dal 2026), potrebbe persino dover attendere oltre i 67 anni per accedere alla pensione con le eventuali nuove regole.
Non è dunque possibile fare previsioni certe su questa materia. Gli unici consigli che si possono avanzare riguardano l’attenta analizi dell’impatto finanziario di una pensione calcolata solo con il sistema contributivo rispetto a una mista.
Potrebbe essere utile confrontarsi con un consulente previdenziale o con il patronato per simulare l’importo della pensione nelle diverse opzioni disponibili. A tale scopo, può utilizzare anche il nostro calcolatore online, gratuito e in tempo reale:
La decisione finale dipende dal bilanciamento tra il desiderio di ritirarsi subito con una pensione più bassa e l’attesa di un anno con l’incognita di possibili modifiche normative.
Pur senza voler creare eccessivi allarmismi, è comunque probabile che in Manovra 2025 saranno inserite delle novità in materia previdenziale, e che nel corso del prossimo anno si arrivi ad una qualche forma di riforma delle pensioni non necessariamente più favorevole per i lavoratori prossimi al pensionamento, anzi: il Governo tendenzialmente mira a “risparmiare” puntando sempre di più sul metodo contributivo.
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Chiedi all'espertoRisposta di Anna Fabi