Assisto mia madre invalida al 100% con relativo accompagnamento. Io ho 66 anni e un invalidità pari al 75% ma non ho contributi sufficienti per accedere alla pensione; in più usufruisco dell’AIO: c’è qualche legge attuale che mi permetta di andare in pensione?
Per chi assiste un familiare invalido, esistono alcune agevolazioni previste dalla legge. La pensione anticipata per caregiver (possibilità di pensionamento anticipato per coloro i quali assistono familiari con disabilità grave) richiede di aver maturato almeno 30 anni di contributi oltre che si assistere il familiare con disabilità grave convivente da almeno sei mesi.
Se non ha tale requisito contributivo, può verificare se rientra in un delle altre agevolazioni pensate per le persone che, come lei, oltre ad essere caregiver, hanno a loro volta una invalidità riconosciuta.
La più nota agevolazione in questo senso è la Pensione di inabilità, riservata a chi ha un’invalidità totale e permanente al 100% e non può svolgere alcuna attività lavorativa. Richiede un minimo di 5 anni di contributi, di cui 3 versati nei cinque anni precedenti la domanda. Lei però ha un’invalidità al 75% per cui non può accedervi.
Nel suo casi si applica invece l’Assegno Ordinario di Invalidità (AIO): per il quale è sufficiente un’invalidità pari almeno al 67% e una ridotta capacità lavorativa. Richiede almeno 5 anni di contributi, di cui 3 versati nei cinque anni precedenti la domanda.
Il beneficiario dell’AIO che raggiunge l’età pensionabile (oggi pari a 67 anni) può trasformare l’assegno ordinario di invalidità in pensione di vecchiaia.
Per chi ha contributi insufficienti per la pensione, ma come lei ha un’invalidità al 75%, l’unica strada è quella di continuare a percepire l’AIO fino all’età pensionabile, momento in cui potrebbe scattare la pensione di vecchiaia sociale se sussistono i requisiti di reddito.
Denominata Assegno Sociale, questa prestazione è infatti destinata a persone con redditi limitati, che per il 2024 sono i seguenti:
- reddito individuale annuo fino a 6.085,43 euro.
- reddito coniugale fino a 12.170,86 euro.
Ogni anno, queste soglie si rivalutano. Se nel 2025, al compimento dei 67 anni, lei dovesse rientrare nelle soglie reddituali che saranno definite il prossimo gennaio (orientativamente appena sopra quelle attuali), allora avrà diritto alla pensione sociale.
In alcuni casi la trasformazione da AIO in Assegno Sociale può avvenire automaticamente al compimento dell’età pensionabile, purché i requisiti di reddito siano soddisfatti. L’INPS, infatti, avendo già i dati relativi all’AIO, può procedere automaticamente alla verifica e alla concessione dell’Assegno Sociale.
Un’ultim considerazione: se la sua invalidità dovesse aumentare fino all’80%, ci sarebbe poi un’altra opzione di pensione anticipata, riservata ai lavoratori dipendenti del settore privato che rientrano nella Deroga Amato (i cosiddetti quindicenni) che presentano i seguenti requisiti:
- 15 anni di contributi prima del 1992 (780 settimane);
- autorizzazione al versamento di contributi volontari entro il 24 dicembre 1992;
- almeno 25 anni di versamenti, di cui 15 anni da lavoro dipendente e 10 anni in modo discontinuo o che non coprono le 52 settimane per l’annualità piena.
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Chiedi all'espertoRisposta di Anna Fabi