Sono un lavoratore dipendente privato invalido all’80%, il prossimo anno compirò 61 anni di età e 37 di contributi. Se dovessi fare la domanda di pensione anticipata per invalidi e venisse accettata dall’Inps, sarei obbligato ad andare in pensione o potrei continuare a lavorare, rimandando l’ uscita dal lavoro?
Direi di no: se la domanda di pensione viene accettata, l’INPS procede subito a versare la pensione a partire dalla prima decorrenza utile.
Ci sono alcune tipologie di trattamenti che prevedono un richiesta di certificazione del diritto da inoltrare all’INPS prima della domanda vera e propria; in questi casi, la domanda di pensione si inoltra in un momento successivo, come ad esempio l’APE Sociale oppure la pensione usuranti.
Tuttavia, la pensione anticipata per gli invalidi all’80% non prevede questo doppio passaggio: c’è solo una procedura ordinaria di domanda, che si può presentare via web oppure attraverso gli altri canali messi a disposizione dall’Istituto previdenziale. E, una volta accolta, comporta il versamento immediato della pensione.
La cristallizzazione del diritto è un concetto diverso: significa che, una volta raggiunto il requisito che dà il diritto a una forma di pensione, anche se nel frattempo le regole di accesso cambiano, il lavoratore può comunque ritirarsi utilizzando quelle vigenti al momento della sua maturazione.
Un esempio classico è rappresentato dall’Opzione Donna: viene prorogata di anno in anno, innalzando i requisiti oppure modificandoli ma, siccome prevede la cristallizzazione del diritto, una lavoratrice che ha raggiunto i requisiti lo può esercitare anche in un secondo momento, ed anche se nel frattempo sono cambiate le regole.
Ma non mi pare che il principio possa applicarsi a un lavoratore che ha già chiesto di andare in pensione.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz