Sono in pensione dal dicembre 2020 e la mia ex Azienda sanitaria comunica a dicembre 2023 di aver inserito i dati nell’ultimo miglio, dopo il rinnovo ccnl sanità triennio 2029-2021. A seguito di sollecito, l’INPS mi risponde che devo fare apposita domanda per il ricalcolo della pensione: ma è possibile?
In effetti, il ricalcolo della pensione dovrebbe essere automatico in presenza di rinnovi contrattuali i lavoratori che sono nel frattempo andati in pensione hanno diritto al ricalcolo della pensione che incameri le nuove spettanze (in genere, la previsione è inserita nel contratto) senza che il lavoratore debba farne specifica richiesta all’ente previdenziale, se non al proprio ex datore di lavoro (per rielaborare il cosiddetto ultimo miglio).
Il diritto scatta nel caso in cui il lavoratore sia andato in pensione in un periodo durante il quale il suo CCNL era scaduto, poi rinnovato successivamente.
Non è necessario presentare domanda all’INPS, perchè si tratta di un diritto che viene automaticamente riconosciuto ai dipendenti pubblici. Più complesso il caso delle casse private, per i quali è necessario un passaggio ulteriore.
E’ ad esempio il caso del contratto dei medici, in base al quale (articolo 63) gli aumenti di stipendio previsti in fase si rinnovo «sono corrisposti integralmente alle scadenze e negli importi previsti al personale dirigente comunque cessato dal servizio, con diritto a pensione, nel periodo di vigenza del presente contratto».
Ne consegue necessariamente il ricalcolo della pensione, fra l’altro sancito anche da una sentenza della Corte di Cassazione (sentenza 29906/2021), secondo cui c’è il diritto all’applicazione delle disposizioni contenute nei rinnovi contrattuali, anche se sono stipulati «successivamente alla data in cui il rapporto di lavoro è terminato, qualora le parti contraenti abbiano espressamente attribuito efficacia retroattiva al nuovo contratto senza alcuna distinzione fra i dipendenti in servizio e quelli non più in servizio alla data di stipulazione».
In base a quello che scrive, l’Aran ha anche già provveduto al relativo ricalcolo, a dimostrazione del fatto che lei ne ha diritto. Non mi risulta che ci sia una procedura INPS di domanda, anche perché essendo un diritto previsto dalla contrattazione collettiva e dalle leggi sarebbe una sorta di ostacolo burocratico.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz