Sono un dipendente par-time e vorrei aprire partita IVA in regime forfettario: devo versare i contributi INPS? In che misura?
La scelta del regime fiscale non impatta in alcun modo sulla contribuzione. Significa che le regole restano analoghe a quelle applicate a tutti i lavoratori autonomi. Così come non rileva il fatto che lei abbia anche un lavoro dipendente.
Quindi, in relazione alla partita IVA, lei effettuerà i versamenti alla gestione previdenziale corretta in base alla tipologia dell’attività che svolge come libero professionista.
E applicherà le relative aliquote, naturalmente al solo imponibile da lavoro autonomo, perché il suo stipendio da lavoro dipendente è invece già soggetto a contribuzione.
Questo, indipendentemente dal fatto che abbia o meno scelto il regime forfettario.
Questa forma di tassazione piatta, applicabile dalle Partite IVA fino a 85mila euro di reddito, prevede una flat tax del 15% sull’imponibile senza deduzioni o detrazioni fiscali se non quella per i contributi previdenziali, deducibili come per la generalità dei lavoratori.
Quindi, per riassumere, aprendo partita IVA dovrà versare i contributi previdenziali da lavoro autonomo nella misura stabilita dalla gestione di appartenenza. Che prevedibilmente sarà diversa da quella a cui versa i contributi da lavoro dipendente.
=> Gestione Separata INPS: iscrizione per parasubordinati
I professionisti iscritti all’Ordine si iscrivono alla propria cassa di riferimento, gli autonomi non iscritti ad Albi o Ordini, devono iscriversi e versare i contributi alla Gestione Separata INPS.
Le ricordo infine che, per mantenere il regime forfettario, il suo reddito da lavoro dipendente non potrà superare i 30mila euro annui.
Hai una domanda che vorresti fare ai nostri esperti?
Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz