Per i lavoratori precoci e notturni che hanno maturato i requisiti ai fini pensionistici al 31 dicembre, il diritto è ormai acquisito a quella data oppure il calcolo si sposta alla data della prima finestra utile di uscita?
La maturazione del requisito a pensione è indipendente dalla decorrenza.
Le cosiddette finestre mobili servono esattamente a questo, ovvero rappresentano un periodo di tempo che intercorre fra il momento in cui il lavoratore matura la pensione e quello in cui inizia effettivamente a percepirla.
Nel caso dei lavoratori precoci, la finestra mobile è di tre mesi. Quindi, nel suo caso, avendo maturato il diritto nel dicembre 2023, la decorrenza dovrebbe essere l’aprile del 2024.
Il diritto, una volta acquisito, è esercitabile in qualsiasi momento.
La finestra mobile, invece, si applica solo nel caso in cui il lavoratore vada in pensione subito, appena maturato il diritto: se continua a lavorare, quando deciderà di ritirarsi non dovrà più calcolare anche questi tre mesi per la decorrenza.
Il meccanismo serve per spostare di fatto in avanti la data a partire dalla quale l’istituto previdenziale è tenuto a versare la pensione rispetto al momento in cui matura il diritto (e non a quello in cui il lavoratore va effettivamente in pensione).
Di conseguenza, avendo lei maturato il requisito per andare in pensione il 31 dicembre scorso, può decidere di ritirarsi in qualsiasi momento.
La finestra mobile implica che, almeno fino ad aprile, non le sarà liquidato il primo assegno. Per cui, se smette di lavorare prima, avrà alcuni mese scoperti. A partire da quel momento, però, non appena farà domanda di pensione, allora avrà diritto all’assegno dal mese successivo (che corrisponderà anche a quello in cui smetterà di lavorare).
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz