Sono una dipendente privata e sto pagando il Riscatto di Laurea Agevolato per gli anni 1983-1987, perciò ho già optato per il contributivo, anche se sarei stata nel sistema misto. Visto quindi che sono ormai nel contributivo puro, posso riempire un vuoto tra il 1987 e il 1989, anno in cui ho iniziato a lavorare regolarmente, con contributi volontari? Ho anche 9 settimane di contributi da lavoro dipendente nel 1984.
La sua è una domanda molto interessante, ma in realtà per conoscere la risposta precisa temo si debbano attendere istruzioni applicative sulla nuova pace contributiva inserito in Legge di Bilancio 2024.
La misura introdotta in Legge di Bilancio consente di riscattare fino a cinque anni di contributi arretrati, compresi fra il primo e l’ultimo versamento alla gestione previdenziale.
E’ una formula che le consente di pagare i contributi relativi a periodi scoperti in cui non si hanno versamenti. Il problema è che, in base al testo la norma, si rivolge a lavoratori privi di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995.
E’ vero, come lei sottolinea, che l’opzione al contributivo la fa rientrare nella platea dei contributivi puri, ma bisogna capire se questo rileva ai fini della possibilità di utilizzare questo riscatto. Nel caso in cui tutti i contributivi puri siano ammessi, lei potrebbe utilizzare il riscatto per coprire le annualità tra il 1987 e il 1989.
Non è invece possibile risolvere il vuoto contributivo versando dei contributi volontari. Questi si possono pagare solo per continuare ad avere una posizione previdenziale, non per colmare vuoti arretrati.
- Il versamento volontario consente all’iscritto di proseguire a versare i contributi, ad esempio dopo la perdita del lavoro.
- Il riscatto dei contributi è invece l’istituto che consente di pagare anni arretrati, che diventano di conseguenza valorizzabili ai fini previdenziali.
In base a quello che scrive, lei potrebbe utilizzare questo riscatto. Ma bisogna aspettare di capire che la sua posizione è del tutto assimilabile a quella dei contributivi puri.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz