La Manovra 2024 ha ulteriormente penalizzato l’Opzione Donna. Quali alternative restano per le lavoratrici oltre alla pensione anticipata ordinaria prevista dalla Legge Fornero?
Temo che per le agevolazioni sulla pensione delle donne restino poche alternative: la Manovra 2024 contiene in effetti una radicale stretta.
Non solo è stata ulteriormente penalizzata l’Opzione Donna, ma si va nella stessa direzione anche per le altre formule di pensione anticipata, sia quelle calcolate con sistema misto (in modo particolare nel pubblico impiego, per le gestioni ex INPDAP) sia per quelle calcolate con sistema contributivo.
Opzione Donna: pensione con 61 anni nel 2024
Per le lavoratrici che aspiravano a ritirarsi con l”Opzione Donna, i requisiti contributivi sono rimasti gli stessi (almeno 35 anni) ma per chi matura il diritto quest’anno è necessario un anno in più, ossia bisogna avere almeno (61 anni), pur mantenendo i precedenti “sconti”:
- un anno in meno per le lavoratrici con un figlio,
- due anni in meno con due o pi figli,
- sempre due anni per le lavoratrici in esubero presso aziende con tavoli di crisi aperti presso il Ministero.
Come raggiungere prima il requisito
Si possono ottenere degli ulteriori “sconti” per chi gode dei benefici della Legge 104. Come? Accumulando i versamenti da lavoro effettivi con i contributi figurativi spettanti nel corso del congedo biennale straordinario (articolo 42, dlgs 151/2001) ai fini del raggiungimento dei 35 anni necessari.
Per raggiungere il requisito, si possono anche riscattare 5 anni non coperti da contribuzione per periodi successivi dal 1996 (può farlo anche il datore di lavoro, deducendone il costo): si tratta della nuova pace contributiva introdotta dalla Manovra 2024, ma il costo dell’onere di riscatto è quello pieno, per cui bisogna valutare l’effettiva convenienza, considerando che anche l’assegno della pensione con Opzione Donna è già penalizzato dal ricalcolo contributivo.
Per quanto riguarda la platea delle aspiranti beneficiarie di Opzione Donna, invece, restano quelle già previste nel 2023: caregiver familiari; inabili al 74%; dipendenti o licenziate da aziende con tavoli di crisi aperti (non basta essere state licenziate ma bisogna aver lavorato per aziende con tavoli di crisi aperti presso il Ministero).
Alternative per la pensione anticipata
Un’alternativa alla Legge Fornero ed all’Opzione Donna per le lavoratrici è la pensione contributiva a 64 anni. Non è un trattamento previdenziale riservato alle sole lavoratrici ma vale per tutti, e consente di ritirarsi quest’anno con 64 anni di età e 20 anni di contributivi.
Da quest’anno, per poterla utilizzare gli uomini devo aver maturato un assegno pari a 3 volte il trattamento minimo mentre per le donne serve un importo soglia pari a 2,8 volte (1.496 euro) con un figlio e 2,6 volte con due o più figli (1.390 euro).
Altre forme di pensione anticipata per donne
Per chi non avesse i requisiti per l’Opzione Donna 2024 a 61 anni né per la pensione anticipata contributiva a 64 anni, l’unica alternativa resta la pensione anticipata Fornero del 2011, che si raggiunge con 42 anni e 10 mesi di contributi ma che prevede per le lavoratrici madri – grazie alla riforma Dini del 1995 – un coefficiente di calcolo del montante contributivo aumentato di un anno fino a due figli e di di due anni icon tre o più figli.
Il tutto, a meno di non rientrare in categorie speciali come quelle con diritto a pensione precoci con la Quota 41, pensione usuranti e pensione gravosi (la Quota 103 e l’APE Sociale sono opzioni al momento valide solo per il 2024).
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