Nel 2025 compirò 67 anni e avrò oltre 33 anni di contributi. Tenuto conto delle informazioni spesso contraddittorie, vorrei sapere se basteranno i miei requisiti oppure se da quell’anno si riapplicherà l’adeguamento dell’aspettativa di vita per l’età pensionabile.
La nuova Legge di Bilancio anticipa di due anni il blocco degli scatti per il requisito anagrafico dell’accesso a pensione (in adeguamento alle aspettative di vita) riattivando la ripresa della progressione dal 31 dicembre 2024 invece che 2026.
Tuttavia, sia per la pensione anticipata sia per quella di vecchiaia, gli adeguamenti alle aspettative di vita – in base alle rilevazioni Istat incamerate dal Decreto del Ministero delle Finanze sui requisiti per il biennio 2025-2026, con apposito decreto del 18 luglio 2023 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale – non prevedono nuovi scatti per l’età pensionabile fino alla prossima rilevazione, che avverrà nel 2027.
Requisiti di età per la pensione anticipata dopo il 2024
La Manovra 2024 modifica il decreto legge 4/2019 (articolo 17) fino ad oggi applicato, in base al quale «non trovano applicazione dal 1° gennaio 2019 e fino al 31 dicembre 2026» gli adeguamenti alle aspettative di vita per tutte le forme di pensione anticipata (che, in via ordinaria, scattano invece ogni due anni). Su questo punto si è intervenuti, modificando “31 dicembre 2026” con “31 dicembre 2024” e dunque anticipando di due anni la ripresa della possibile progressione.
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Il DL 4/2019, inoltre, prevede che coloro che maturano un diritto a pensione fino a quando sono bloccati gli scatti, di contro, «conseguono il diritto alla decorrenza del trattamento pensionistico trascorsi tre mesi dalla data di maturazione dei requisiti stessi». Su questo punto la Manovr 2024 non è intervenuta, quindi resta in vigore anche nel 2024 la finestra mobile di tre mesi.
Requisiti di età per la pensione di vecchiaia dal 2025
Diverso il discorso per la pensione di vecchiaia. Alla luce della Circolare INPS 28/2022, dal 1° gennaio 2025 è previsto che il requisito anagrafico dei 67 anni si adegui alle speranze di vita ai sensi della Legge Fornero. Tuttavia, nel biennio 2023-2024 il Covid ha frenato il progressivo aumento, annullando il previsto scatto del 2023 (che si sarebbe dovuto calcolare come media della differenza della speranza di vita a 65 anni del 2019 rispetto al 2017 e della differenza 2020/2018).
Con il Messaggio n. 1599/2022, l’INPS ha poi stimato che, per il 2025-26, il requisito anagrafico di accesso alla pensione di vecchiaia resterà ancora fermo a 67 anni mentre, nel biennio 2027-28, dovrebbe scattare un incremento di 2 mesi.
Per avere certezze è necessario attendere le future proiezioni Istat. Il prossimo scatto, ad ogni modo, pur se dovesse ricadere nel biennio in questione, non sarà superiore a 2-3 mesi rispetto agli attuali 67 anni.
Un’ultima riflessione: al momento, per legge è previsto che le variazioni negative, alle aspettative di vita (come ad esempio quelle registrate nell’ultima rilevqzione Istat) non si conteggino ai fini degli scatti pensionistici (il requisito anagrafico non può scendere), tuttavia se ne dovrebbe tenere conto negli anni successivi, compensando gli aumenti in pari misura.
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Chiedi all'espertoRisposta di Anna Fabi