Ho 67 anni e vorrei raggiungere almeno 41 anni di contributi. In un’azienda sia privata che pubblica, si può lavorare oltre i 70 anni?
Ci sono differenze fra i dipendenti pubblici e privati per lo svolgimento di attività lavorativa dopo il raggiungimento dei limiti di età per la pensione.
Nel pubblico le regole sono stringenti, nel senso che c’è un limite di età pari a 65 anni – che può poi variare per specifiche funzioni o professioni (ad esempio, medici, magistrati) – dopo il quale è diritto (quando non addirittura un obbligo) dell’azienda pubblica collocare in pensione d’ufficio il dipendente.
Lo stabilisce il comma 11 dell’articolo 72 del dl 112/2008, riformulato dal dl 90/2015. E trattandosi di una pensione anticipata sono previsti tre mesi di finestra mobile per la decorrenza del primo assegno di pensione.
L’unica eccezione al collocamento a riposo a 65 anni nel pubblico impiego è costituta dalla fattispecie in cui il lavoratore non abbia ancora raggiunto il requisito per la pensione anticipata in nè avesse maturato entro il 2011 la vecchia quota 96: in questo caso si può lavorare fino ad agganciare i requisiti per la pensione di vecchiaia ordinaria.
I dipendenti del privato possono restare al lavoro dopo aver maturato il diritto alla pensione di vecchiaia (al momento a 67 anni), ma devono siglare un accordo con il datore di lavoro. In caso contrario, il dipendente dopo aver raggiunto il requisito per la pensione di vecchiaia, può essere licenziato dall’azienda in qualsiasi momento.
La riforma Fornero prevedeva un trattamento di maggior favorire (ma solo fino a 70 anni) in termini di rivalutazione del montante contributivo per incentivare la permanenza al lavoro, ma c’è una pronuncia della Cassazione (Sezioni Unite numero 17589/2015) che richiede, a questo scopo, un accordo con il datore di lavoro.
In mancanza del quale si applica la regola generale in base alla quale, come precedentemente detto, il datore di lavoro può interrompere il rapporto in qualsiasi momento (per raggiunti limiti di età).
Nulla vieta, però, di farsi assumere da un’altra azienda privata: non c’è obbligo di restare a riposo nel settore privato. Si può anche lavorare dopo essere andati in pensione purché si versino i relativi contributi.
Concludo sottolineando che lo svolgimento della libera professione o del lavoro autonomo resta sempre possibile senza limiti di età.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz