Avendo una pensione ex INPDAP, anche se trasferito in Portogallo con residenza, la mia pensione rimarrà tassata dall’Italia. Non mi è chiaro tuttavia cosa debbo fare per evitare in Portogallo la doppia imposizione.
Essendo un ex dipendente pubblico, lei non deve fare nulla per evitare la doppia imposizione visto che è attiva una convenzione specifica hce lo prevede. E’ questo il caso anche di tutti i Paesi UE (compreso il Portogallo).
Per quanto riguarda le pensioni, i trattamenti pagati a un residente di uno stato contraente sono imponibili soltanto in questo stato. Il pensionato può eventualmente chiedere di applicare la tassazione del paese di residenza (nel caso del Portogallo, ad esempio, il regime è particolarmente vantaggioso), ma non è possibile farlo nel caso degli ex dipendenti pubblici, per i quali soltanto pochi Paesi concedono tale agevolazione con la sola residenza fiscale, mentre per la generalità dei casi è necessaria anche la cittadinanza (Australia, Cile, Senegal e Tunisia).
Nel suo caso, automaticamente la pensione è tassata in Italia ed il Portogallo non può applicare una tassazione aggiuntiva in considerazione della convenzione sopra citata (la trova sul portale del Dipartimento delle Finanze). Semmai dovrebbe essere lei, eventualmente, a chiedere di applicare la tassazione dello stato di residenza (il Portogallo), presentando la documentazione richiesta. Ma nel caso delle pensioni pubbliche non è prevista questa opzione, come fra l’altro lei stesso chiarisce nella domanda.
Per completezza di informazioni, le segnalo che esistono poi dei casi particolari per i non residenti in Italia che hanno diritto al rimborso o all’esonero dall’imposta italiana su redditi, entro 48 mesi dalla data del versamento: sul sito dell’Agenzia delle Entrate sono disponibili i modelli di domanda e quelli di attestato di residenza fiscale utilizzabili in questi casi.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz