Mia moglie ha 53 anni e periodi dal 2009 al 2016 come lavoratrice agricola in qualità di colono (52 giornate all’anno e disoccupazione agricola) e dal 2017 al 2022 come stagionale per 4 mesi all’anno, entrando dopo in NASpI. Quanti anni occorrono per la pensione di vecchiaia considerando che per il lavoro stagionale non è computabile l’anno intero?
La pensione dei lavoratori stagionali in Italia è calcolata seguendo le stesse regole previdenziali che si applicano ai lavoratori a tempo indeterminato. In particolare, il calcolo della pensione dipende dal sistema previdenziale a cui il lavoratore stagionale aderisce.
Per il lavoro agricolo può essere l’assicurazione generale obbligatoria (AGO) presso l’INPS (che gestisce sia il Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti FPLD sia le gestioni speciali dei lavoratori autonomi) o un fondo complementare specifico di categoria, come Agrifondo, o l’ENPAIA (Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza per i Coloni e gli Imprenditori Agricoli) per imprenditori che svolgono attività agricola a titolo principale.
Se il lavoratore stagionale è iscritto all’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO) dell’INPS, per accedere alla pensione di vecchiaia è necessario avere un’anzianità contributiva minima di 20 anni, pari a 260 settimane di contribuzione effettiva (considerando che la settimana lavorativa di un lavoratore stagionale può essere inferiore a 5 giorni).
Per i lavoratori stagionali iscritti alla Gestione Separata dell’INPS, la cui attività è svolta prevalentemente in determinati periodi dell’anno, il requisito contributivo per la pensione di vecchiaia è calcolato in base alle giornate effettive di lavoro svolte e non alle settimane di contribuzione. In questo caso, il lavoratore stagionale deve avere un totale di 5.260 giornate di contribuzione, corrispondenti a circa 14 anni e 5 mesi di lavoro effettivo.
Per chi non ha maturato un diritto autonomo a pensione, si può ricorrere al riscatto dei periodi di inattività tra due periodi di lavoro stagionale o temporaneo.
Per quantificare gli importi spettanti, nel caso in cui il lavoratore stagionale sia iscritto all’AGO, la pensione sarà calcolata sulla base delle contribuzioni versate durante la sua carriera lavorativa, tenendo conto dell’età, dell’anzianità contributiva e dell’importo medio delle retribuzioni percepite durante il periodo lavorativo. Invece, se il lavoratore stagionale aderisce ad un fondo pensione complementare o ad un fondo di previdenza professionale, la pensione sarà calcolata sulla base dei contributi versati a tale fondo e del rendimento ottenuto dagli investimenti effettuati.
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Chiedi all'espertoRisposta di Anna Fabi