Vorrei sapere se, con l’aumento perequativo della pensione, l’IRPEF viene considerata al lordo o al netto e quali voci vengono considerate. Godo di due pensioni (una lavorativa e una di un ente diverso per causa di servizio) per un totale di 2061,99 euro.
L’imponibile IRPEF è rappresentato dalla pensione lorda. Nel suo caso, dalla somma dei due trattamenti che percepisce. Per stabilire in quale scaglione ricadrà nel 2024, dopo l’applicazione della perequazione automatica che aumenterà il suo imponibile, dovrà dunque basarsi sulla sua pensione lorda annua.
Come applicare l’IRPEF 2024 su due pensioni
Tenga però conto che per il solo 2024 sono modificate anche gli scaglioni IRPEF, diventando più convenienti: con la riduzione a tre ed applicazione dell’aliquota del 23% fino a 28mila euro di reddito (anche pensionistico), rispetto al 2023 la tassazione sarà inferiore in termini assoluti. Nel suo caso, quindi, se da un lato aumenterà l’imponibile fiscale dall’altro diminuirà l’aliquota impositiva IRPEF.
Il meccanismo della tassazione IRPEF prevede l’applicazione progressiva delle aliquote sulla parte di reddito che eccede lo scaglione inferiore. In parole semplici, nel 2024 si dovrà calcolare il 23% sulla parte di reddito fino a 28mila euro e il 35% sopra questa cifra. E così via.
In base a quel che scrive, lei dovrebbe ricadere nel secondo scaglione IRPEF, che comprende i redditi fra 15mila e 28mila euro e prevede l’applicazione di un’aliquota fiscale del 25%. Se invece il suo reddito lordo superasse i 28mila euro, allora ricadrebbe nel terzo scaglione, con aliquota al 35%.
Ai fini impositivi rileva la pensione lorda, per cui deve sommare anche eventuali altre entrate. Tenga presente, comunque, che il cedolino della pensione segnala l’imponibile IRPEF.
Come calcolare la rivalutazione su due pensioni
Colgo l’occasione per sottolineare un aspetto relativo alla perequazione delle pensioni per chi, come lei, percepisce due trattamenti previdenziali. Per calcolare l’adeguamento si considerano come un unico trattamento.
Lo spiega la circolare INPS 20/2023: «la rivalutazione viene attribuita sulla base del cosiddetto cumulo perequativo, considerando come un unico trattamento tutte le pensioni di cui il soggetto è titolare, erogate dall’INPS e dagli altri Enti, presenti nel Casellario centrale delle pensioni».
La somma dei trattamenti che lei indica, pari a 2.061,99 euro, è inferiore a quattro volte il minimo, quindi rientra nel range di applicazione della rivalutazione piena. In parole semplici, le sue due pensioni, complessivamente, si rivalutano dell’indice che sarà stabilito (si stima sia il 5,4%).
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz