Mia sorella separata dal coniuge, dopo la sua recente dipartita, può inoltrare richiesta per la reversibilità della pensione?
Il coniuge separato ha diritto alla pensione di reversibilità. Il coniuge divorziato, invece, ne ha diritto esclusivamente nel caso in cui l’assicurato non sia risposato e in presenza di altri requisiti (neppure il superstite deve essersi risposato, mentre non è più vincolante che sia titolare di assegno divorzile).
A chi spetta la pensione di reversibilità
Tutte le regole di base sono descritte nella circolare INPS 185/2015. Tale documento prevedeva in realtà dei paletti legati alla tipologia di separazione (ad esempio, con addebito o per colpa), ma questa interpretazione è stata superata dalla circolare 19/2022. Il nuovo documento di prassi riscontra che:
la giurisprudenza costante della Corte di Cassazione, nel richiamare la sentenza della Corte Costituzionale 286 del 1987, afferma il principio secondo cui non sussiste alcuna differenza di trattamento per il coniuge separato in ragione del titolo della separazione.
E stabilisce di conseguenza che il coniuge separato, anche se con addebito o per colpa senza diritto agli alimenti, è equiparato sotto ogni profilo al coniuge superstite, pertanto ha diritto alla pensione ai superstiti.
Quindi, le confermo che sua sorella ha il diritto alla pensione di reversibilità e può presentare domanda all’INPS. La pensione ai superstiti spetta dal primo giorno del mese successivo a quello del decesso del pensionato o dell’assicurato.
Quanto spetta di pensione ai superstiti
L’importo della pensione di reversibilità dipende dal grado di parentela del superstite con l’assicurato defunto, dal numero di persone nel nucleo familiare e dal reddito percepito. Senza alcun reddito proprio, le percentuali massime rispetto alla pensione del defunto sono le seguenti.
- Il coniuge ha diritto al 60% della pensione originaria, all’80% se c’è un figlio a carico e al 100% con più figli.
- Al figlio spetta il 70%, che sale all’80% se sono due e al 100% se sono almeno tre figli.
- I genitori, fratelli e sorelle prendono il 15% se ci sono entrambi i genitori, con due fratelli/sorelle il 30%.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz