Ho fatto richiesta di APE Sociale (come caregiver) questo febbraio: quanto devo attendere per la risposta INPS e, se positiva, quando dare preavviso al mio ente?
Se ha presentato a febbraio la prima domanda, ossia quella di riconoscimento dei requisiti per l’accesso all’APE Sociale, ricade nei termini della richiesta tempestiva (quelle inviate entro fine marzo). La risposta INPS le arriverà entro il 30 giugno e conterrà l’eventuale certificazione del diritto, con tutti gli elementi per decidere quando presentare domanda definitiva (prima decorrenza utile e l’importo della prestazione spettante). A quel punto, potrà presentare la domanda vera e propria per la prestazione.
=> Calcolo decorrenza pensione
Se lei ha già perfezionato tutti i requisiti, la prestazione decorre dal primo giorno del mese successivo a quello di presentazione di questa seconda domanda. Di conseguenza, entro questa data (la decorrenza dell’APE Sociale) deve essere cessata l’attività lavorativa. Lo precisa, fra le altre cose, la circolare INPS 100/2017:
per la verifica della cessazione dell’attività lavorativa, il soggetto non deve risultare occupato al momento della decorrenza dell’APE sociale.
Per quanto riguarda le dimissioni dipende se lei è dipendente del settore pubblico o del privato. Nel Pubblico Impiego si danno le dimissioni con sei mesi di preavviso, nel settore privato si danno le dimissioni con preavviso in base all’anzianità di servizio, con tempistiche specifiche indicate nel contratto nazionale applicato.
Se, per ipotesi, lei ha diritto all’APE Sociale da agosto 2023, conviene dare le dimissioni con decorrenza 31 luglio, e così via. In questo caso, però, rischia di dover dare le dimissioni prima di aver ricevuto dall’INPS la certificazione del diritto (mi pare una cosa rischiosa). Non solo: la legge prevede che il caregiver perda il diritto all’APE Sociale nel caso in cui si verifichi il decesso dell’assistito prima della decorrenza della prestazione. Quindi, anche dopo aver presentato la seconda domanda, nel malaugurato caso di decesso del parente che assiste prima che arrivi il primo rateo di pensione, lei rischia di perdere il diritto all’anticipo pensionistico.
In questo caso è possibile rinunciare alle dimissioni: è prevista anche la riammissione in servizio del dipendente pubblico, ma con margini di discrezionalità (l’amministrazione non è obbligata ad accettare).
Quindi, per evitare rischi, le consiglio di mettersi d’accordo con il datore di lavoro in modo da riuscire a conciliare l’esigenza di preavviso con il rischio di non riuscire poi ad agganciare la pensione (per esempio, condizionando le dimissioni all’effettiva decorrenza della pensione).
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz