Vorrei un’ informazione in merito alla franchigia applicata al reddito da lavoro dipendente per il calcolo ISEE: ci sono casi in cui non può essere applicata o viene sempre tolta? Lo scorso anno in DSU non mi è stato dedotto niente mentre sul simulatore INPS viene indicata la possibilità di togliere fino ad un massimo di 3.000 euro.
Le confermo che è corretto il procedimento alla base della simulazione ISEE, che tuttavia è teorico: sul reddito da lavoro dipendente si sottrae una quota del 20% fino a un massimo di 3mila euro, ma il risultato finale dell’ISEE tiene conto di tutte le variabili in campo.
Il motivo per cui lei non vede indicata questa franchigia in DSU è che le informazioni relative allo stipendio sono fra quelle che il contribuente non deve fornire, perchè sono già note all’INPS. In altri termini, è direttamente l’Istituto di Previdenza che calcola l’indicatore della situazione economica sulla base dei flussi Uniemens forniti dal datore di lavoro.
Nella Dichiarazione sostituita unica (DSU) che bisogna compilare per chiedere l’ISEE (anche in quella Precompilata) vanno invece confermati i dati sulla composizione del nucleo familiare e del patrimonio finanziario o immobiliare (conti correnti, investimenti e via dicendo), integrando quando già noto all’INPS in base ai dati forniti da Anagrafe dei rapporti finanziari e Amministrazione finanziaria.
Ci sono tipologie di reddito che bisogna segnalare, come ad esempio quelli prodotti all’estero, mentre il reddito da lavoro dipendente è già noto all’INPS.
Quindi, per essere chiari, lei non vede la franchigia in DSU perchè in questo documento non si inseriscono i dati sul reddito da lavoro dipendente, ma l’INPS quando calcola l’ISEE applica la franchigia anche se non in apparenza non sembra.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz