Dal 1° gennaio 2023, con la perequazione automatica delle pensioni, in base alle novità della Legge di Bilancio quale aumento avrò su un lordo di 3.150?
La sua pensione lorda è al limite della fascia di rivalutazione tra cinque e sei volte il minimo INPS e quella successiva, quindi anche pochi euro di differenza potrebbero fare la differenza e farla ricadere in una fascia con diversa aliquota di indicizzazione.
Le spiego il meccanismo a fasce: in base alle novità inserite nella Legge di Bilancio, le pensioni si rivalutano al 100% dell’indice prestabilito se il loro importo lordo è fino a quattro volte il minimo, mentre per i trattamenti più alti si applicano aliquote sempre più ridotte che man mano che sale il reddito pensionistico.
L’80% dell’indice è l’aliquota che si applica nella nuova fascia fra quattro e cinque volte il minimo (indicativamente, fra 2.100 e 2.625 euro), il 55% fra cinque e sei volte (tra 2.625 e 3.150 euro), il 50% tra sei e otto volte il minimo (tra 3.150 e 4.200 euro).
Considerando che l’indicizzazione piena 2023 è fissata al 7,3%, le aliquote effettive in base alle percentuali sopra esposte sono: 7,3% fino a quattro volte il minimo e, per le fasce più alte, rispettivamente 5,8%, 4% e 3,6%.
Per conoscere l’aumento netto reale, nel suo caso, se effettivamente la sua pensione ricade nella fascia fra cinque e sei volte il minimo, lei applicherà l’indice di rivalutazione del 4%., per cui il suo aumento risulta pari a 126 euro lordi al mese.
NB: chi ha un lordo annuo inferiore ai 35mila euro, deve sottrarre l’anticipo della rivalutazione 2023 già ricevuto a partire dallo scorso mese di ottobre (l’INPS deve ancora spiegare con precisione come sarà effettuato tale conguaglio).
Controlli il suo cedolino pensione per identificare la cifra esatta del lordo percepito così da capire in quale fascia ricade e calcolare l’aumento spettante, in base alle regole sopra esposte.
Hai una domanda che vorresti fare ai nostri esperti?
Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz