Ho 62 anni, sono invalido civile al 50% e percepisco il Reddito di Cittadinanza. Quale sarà il mio futuro riguardo al sussidio?
E’ molto probabile che in arrivo ci sia una revisione del reddito di cittadinanza, inserita nella prossima Manovra 2023. La motivazione è stata anticipata dalla premier, Giorgia Meloni, che ha indicato l’obiettivo di separare la parte che potremmo definire “assistenziale”, ossia il sussidio economico RdC per inabili al lavoro da quella di politica attiva, finalizzata all’inserimento dei disoccupati.
Se a causa della sua invalidità lei percepisce il RdC ma non può lavorare, tendenzialmente non dovrebbero esserci novità relative al suo caso.
Chi è titolare di Reddito di Cittadinanza inserito nei Patti per il lavoro, deve aspettarsi importanti novità dal 2023, pur non arrivando alle conclusioni più tranchant proposte in campagna elettorale da alcuni partiti di maggioranza, in modo particolare la Lega di Matteo Salvini, che da tempo non vede di buon occhio lo strumento (cavallo di battaglia del Movimento 5 Stelle) e che vorrebbe puntare su una maggiore selettività.
Non sembra al vaglio l’ipotesi di abolizione del sussidio per i disoccupati potenzialmente abili al lavoro, almeno non per il momento: dovrebbero però arrivare nuovi vincoli, come ad esempio la limitazione ad un solo rifiuto di offerta congrua prima che scatti la decadenza dal beneficio.
Potrebbe anche instaurarsi una sorta di doppio binario per questa platea di attuali beneficiari, che potrebbe essere ricompresa – a tendere – in altri strumenti di sostegno al reddito, maggiormente legati all’inserimento nel mondo lavorativo.
Nei prossimi giorni il Governo approverà lo schema di Legge di Bilancio, con le misure in vigore dal 1° gennaio 2023: a quel punto sarà possibile ragionare su dati maggiormente certi.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz