Sono titolare di Assegno di Invalidità: la mia ditta deve trattenere la quota di assegno non cumulabile? La trattenuta su quanti giorni mensili si calcola?
L’Assegno Ordinario di Invalidità – concesso nei casi di capacità lavorativa ridotta a meno di un terzo – prevede che il datore di lavoro trattenga la quota di prestazione non cumulabile con lo stipendio.
La regola di fondo è la seguente: se il reddito del dipendente è fino a quattro volte il livello della pensione minima (quindi, se lo stipendio è inferiore a 2.062,32 euro lordi al mese), il datore di lavoro tratterrà il 50% della differenza fra il trattamento minimo INPS (525,38 euro per il 2022) e l’assegno percepito.
Chi guadagna più di quattro volte la pensione minima subisce dal datore di lavoro una trattenuta dal 25% al 50%, con il seguente criterio:
- redditi da quattro a cinque volte il minimo: decurtazione del 25%,
- redditi sopra cinque volte il minimo: decurtazione del 50%.
=> Assegno invalidità con lavoro occasionale
Se la somma spettante a titolo di Assegno di Invalidità resta comunque superiore al minimo INPS, si applica anche la decurtazione del 50% della differenza fra l’assegno percepito e il minimo INPS. Questa trattenuta non può comunque mai superare l’importo dello stipendio.
Hai una domanda che vorresti fare ai nostri esperti?
Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz