Sono inabile al lavoro al 100% e compio 67 anni a novembre di quest’anno: cosa succederà da quel momento in termini pensionistici? Posso fare la domanda di Pensione di Cittadinanza? Nel caso, a quanto ammonterà?
Essendo inabile al lavoro, potrebbe avere già diritto al Reddito di Cittadinanza prima dei 67 anni, momento in cui si trasformerebbe in automatico in Pensione di Cittadinanza.
I requisiti di reddito sono infatti gli stessi: ISEE fino a 9.360 euro, patrimonio immobiliare massimo di 30mila euro, patrimonio mobiliare di 6mila euro più 2mila per ogni componente del nucleo familiare, fino a un massimo di 10mila euro.
L’unica differenza è la sottoscrizione di un patto per il lavoro (almeno per il 2022, mentre nel corso del 2023 lo strumento sarà riformato, separando la parte assistenziale da quelle finalizzata all’inserimento nel mercato del lavoro), ma nel caso di inabilità superiore al 45% o anche solo al 33% (dipende dalla fattispecie di inabilità al lavoro in cui si ricade) questo ulteriore vincolo decade ed allora si può ottenere il Reddito di Cittadinanza anche senza disponibilità a lavorare.
L’importo del beneficio può arrivare a 840 euro mensili, salvo eventuali rivalutazioni 2023 dovute all’inflazione, in corso di valutazione.
Al compimento dei 67 anni, il sussidio diventa Pensione di Cittadinanza, mantenendo lo stesso importo se non varia la situazione familiare.
Volevo segnalarle un’altra cosa. L’inabilità al 100%, in presenza di determinati requisiti di reddito, le dà diritto anche alla pensione di inabilità anche se l’importo è inferiore: 291,69 euro al mese (al netto delle prossime rivalutazioni).
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz