Due coniugi, di cui uno è titolare di Reddito di Cittadinanza in quanto disoccupato e l’altra collaboratrice domestinca, hanno entrambi diritto al bonus di 200 euro oppure spetta una sola volta per l’intero nucleo familiare?
Nel caso da lei esposto, solo il coniuge che lavora ha diritto al bonus 200 euro, che invece non spetta al percettore del Reddito di Cittadinanza.
Lo prevede esplicitamente l’articolo 32, comma 18, del decreto 50/2022, in base al quale chi percepisce il RdC ha diritto all’una tantum di 200 euro solo se un altro membro del nucleo familiare non ha a sua volta diritto al bonus.
Nel vostro caso, se la moglie lavora come collaboratrice domestica (il requisito per questa categoria di lavoratori è avere in essere uno o più rapporti di lavoro alla data del 18 maggio 2022, cioè al momento dell’entrata in vigore del Decreto Aiuti, che ha istituito il bonus una tantum) e dunque ha diritto al bonus di 200 euro (in base al comma 8 dello stesso articolo 32 sopra citato), il marito titolare del Reddito di Cittadinanza non percepirà l’una tantum.
Questa regola vale solo per i percettori del Reddito di Cittadinanza, che lo ricevono – se sono gli unici aventi diritto nel proprio nucleo familiare – come integrazione del sussidio di luglio.
Se invece, per ipotesi, in uno stesso nucleo familiare ci fossero invece due pensionati o due lavoratori con il requisito di reddito richiesto, allora entrambi prenderebbero il bonus da 200 euro.
Ricordiamo che i collaboratori familiari – assieme a stagionali, lavoratori dello spettacolo, incaricati delle vendite a domicilio e chi ha un co.co.co. – devono fare apposita domanda di bonus, tramite procedura INPS, rivolgendosi per assistenza anche ai patronati.
Hai una domanda che vorresti fare ai nostri esperti?
Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz