Il Bonus di 200 ero che spetta ai pensionati con il cedolino di luglio è valido solo per un mese oppure si ripete anche per quelli successivi?
Il bonus da 200 euro anti-inflazione è una erogazione una tantum, quindi è versato una volta sola, prevedibilmente con il cedolino pensione di luglio. Si tratta di una misura, inserita nel Decreto Aiuti (dl 50/2022), che è stata pensata dal Governo per aiutare le famiglie ad affrontare i rincari dei prezzi ed il caro energia che sta affliggendo gli ultimi mesi, resi ancora più evidenti dall’impennata dell’inflazione, che si sta risolvendo in un aumento generalizzato del costo della vita.
Bonus 200 euro: spetta una volta sola
In pratica, lo Stato elargisce questa somma ad una certa platea di beneficiari, essenzialmente pensionati e lavoratori, in aggiunta al normale stipendio o alla normale pensione. Un piccolo aiuto “una tantum”, per far fronte al ricnaro delle bollette di questo periodo e del carrello della spesa. Un bonus che però resta limitato ai soli 200 euro a testa (per chi guadagna fino a 35mila lordi l’anno), per far pesare di meno l’impatto della crisi energetica e di quella economica sui conti delle famiglie.
I 200 euro le arriveranno dunque con il cedolino pensione di luglio, senza dover presentare alcun domanda: provvede automaticamente l’INPS. In agosto, la sua pensione tornerà ad essere come quella che sta attualmente percependo. E siccome il bonus spetta una sola volta, nel caso di titolarità di più pensioni, il Casellario centrale dei pensionati stabilirà quale ente previdenziale pagherà il bonus, per una sola volta. Se in una famiglia entrambi i coniugi pensionati rientrano ciascuno per proprio conto nei requisiti di reddito, ad entrambi arriva il bonus, sempre per una sola volta.
Bonus 200 euro: chi non deve fare domanda
Il bonus è accreditato in automatico dall’INPS o dal datore di lavoro alle seguenti categorie di beneficiari:
- disoccupati che nel mese di giugno 2022 prendono la NASpI o la DisColl oppure la disoccupazione agricola;
- ex bonus Covid beneficiari nel 2021 di una delle indennità Covid dei vari decreti Sostegni;
- percettori RdC a condizione che nessun componente del nucleo familiare prenda a sua volta un altro bonus da 200 euro;
- pensionati (pensione, assegno sociale, di invalidità, trattamenti di accompagnamento alla pensione) con reddito IRPEF 2021 fino a 35mila euro lordi (non si conteggiano contributi, TFR, reddito prima casa e arretrati con tassazione separata);
- dipendenti con i medesimi requisiti di reddito.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz