L’Assegno unico tiene conto di figli fino ai 21 anni compiuti o fino al loro compimento? Ad esempio, un figlio a carico di 21 anni e 5 mesi, vi rientra? Diversamente, come deve essere considerato ai fini del nucleo familiare?
L’Assegno unico INPS per i figli spetta al massimo fino al compimento del 21esimo anno di età. Superata questa soglia anagrafica, si applicano le precedenti detrazioni IRPEF per carichi di famiglia.
Il decreto legislativo 230/2021 prevede che l’Assegno unico spetti al tutti i figli minorenni (quindi fino al compimento del 18esimo anno di età) e in alcuni casi anche ai maggiorenni ma solo «fino al compimento del 21esimo anno di età». La formulazione non lascia dubbi sul fatto che nel suo caso, essendo già compiuti i 21 anni, la prestazione non sia più spettante.
Per i figli fino a 21 anni, tra l’altro, l’Assegno unico è dovuto solo a condizione che il figlio maggiorenne a carico:
- frequenti un corso di formazione scolastica o professionale, oppure un corso di laurea;
- svolga un tirocinio o un’attività lavorativa e possieda un reddito complessivo inferiore a 8.000 euro annui;
- sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego;
- svolga il servizio civile universale.
Non è previsto nessun limite di età per i figli a carico con disabilità.
Hai una domanda che vorresti fare ai nostri esperti?
Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz