Sono nata nel 1963 ed ho fatto la simulazione per poter chiedere l’Opzione Donna: perché devo essere inserita tra le autonome quando lo sono stata soltanto dal 1991 al 1996? Ho 38 anni contributivi di cui 33 da dipendente e 5 da artigiana conducente. Da 21 anni ho un datore di lavoro che versa i miei contributi. Sto leggendo il decreto del 2004 e gli aggiornamenti successivi, ma non trovo una normativa che dica quando non si è più considerati autonomi.
Lei è senz’altro una lavoratrice dipendente, ma per quanto riguarda l’Opzione Donna non ha il requisito contributivo di 35 anni versati nella stessa gestione. In altri termini, il problema non risiede nel fatto che lei è considerata autonoma ma che in nessuna delle due gestioni previdenziali ha perfezionato il requisito dei 35 anni.
Non le è neanche consentito il cumulo dei contributi per ottenere l’Opzione Donna, che per altre forme di pensione le consentirebbe di sommare i 33 anni versati come dipendente ai 5 da autonoma.
Ci sarebbe una strada percorribile, ovvero la ricongiunzione dei contributi, che le consentirebbe di unificare tutti i versamenti effettuati in un’unica gestione previdenziale. Potrebbe anche utilizzarla solo per il numero di anni che le servono a maturare il requisito (nel suo caso, i due anni che le mancano come lavoratrice dipendente).
Ma deve tener presente la ricongiunzione è onerosa, nel senso che si deve pagare una cifra che sostanzialmente copre l’armonizzazione delle regole dei diversi istituti pensionistici coinvolti. Fra l’altro, se i contributi da lavoro dipendente non fossero stati versati in un’unica gestione previdenziale, la ricongiunzione sarebbe più onerosa, perché dovrebbe coprire un maggior numero di anni.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz