Non ho chiaro come viene effettuato il trattamento in busta paga delle mie ore in Legge 104, utilizzate per un familiare. Ho capito che i contributi INPS sono figurativi e non perdo nulla in tal senso, ma non capisco come devono essere conteggiate in termini di importi in busta paga: è corretto che vengano agganciate a ratei di tredicesima mensilità? Che importo arriva a vantaggio del datore di lavoro per le ore utilizzate in L. 104?
I permessi da legge 104 a cui lei fa riferimento sono retribuiti, quindi in parole molto semplici lei riceve una somma analoga a quella a cui avrebbe diritto a titolo di stipendio. Il trattamento è in realtà pagato dall’INPS, ma viene anticipato dal datore di lavoro in busta paga, con una specifica voce indicata nella colonna componenti di salario spettanti.
=> Calcolo online dello stipendio netto
L’importo viene calcolato in base all’ultima mensilità di stipendio che precede il permesso, basandosi però solo sulle componenti fisse della retribuzione. Ci sono poi dei tetti massimi che vengono comunicati annualmente dall’INPS.
I permessi ex lege 104 non incidono sul TFR e tredicesima mensilità, perché scatta la contribuzione figurativa. Diversamente, in caso di congedo straordinario biennale (Legge 151) non maturano né tredicesima mensilità né trattamento di fine rapporto (e neppure ferie) e il datore di lavoro, in corrispondenza di tredicesima e quattordicesima, trattiene quanto già anticipato a titolo per conto dell’INPS.
Hai una domanda che vorresti fare ai nostri esperti?
Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz