Una domanda di pensione come lavoratore precoce ed usurante inviata oltre il primo marzo a seguito di un errore del CAF può essere validata ugualmente?
Prima di tutto un chiarimento: mentre per la pensione dei precoci il termine previsto per la domanda di pensione anticipata è il primo marzo di ogni anno, per quella degli addetti a mansioni usuranti la data fissata in calendario è quella del primo maggio dell’anno precedente a quello di maturazione dei requisiti. E’ però vero che gli addetti a mansioni usuranti che rientrano anche tra i precoci possono accedere alla pensione anticipata con la quota 41, ed in effetti qui scatta la scadenza del primo marzo. E qui veniamo al suo caso.
Se una domanda per il riconoscimento dei diritto a pensione come lavoratore precoce non è stata presentata entro il termine del primo marzo, allora non verrà considerata tempestiva ma non per questo verrà scartata. Tuttavia, le domande che arrivano successivamente al primo marzo possono essere prese in considerazione dell’INPS, ma queste richieste vengono valutate solo nel caso in cui ci siano risorse finanziarie sufficienti, come spiega la stessa INPS:
eventuali domande di riconoscimento del beneficio presentate successivamente al 1° marzo di ciascun anno, comunque non oltre il 30 novembre, sono prese in considerazione soltanto in caso residuino le risorse finanziarie.
=> Pensione Precoci: scadenze e requisiti per la Quota 41
Se la domanda era sbagliata, si può inoltra una nuova domanda corretta. Una domanda valida presentata entro il 30 novembre è possibile che venga accolta se ci sono ancora risorse disponibili nel 2021. La risposta INPS arriverà entro il 31 dicembre.
Diverso sarebbe stato se fosse stata l’INPS a non averla accettata per un errore interno. Se il motivo del ritardato invio è ascrivibile al richiedente (direttamente o tramite l’intermediario) non credo che ci sia altro modo per rimediare.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz