Nel 2023 è ancora possibile richiedere il bonus baby sitter? Durante il periodo Covid ne abbiamo goduto nei periodi in cui non potevamo accudire ai bambini ma quest’anno non abbiamo trovato la procedura di domanda attiva, neanche in relazione ai centri estivi (servizi integrativi per l’infanzia). Cosa è cambiato?
Fino all’entrata in vigore dell’Assegno Unico figli, l’INPS erogava una serie di bonus e sussidi per la genitorialità come ad esempio il Bonus Bebè (Premio alla nascita), per un certo periodo integrati anche con i bonus con causale Covid, come ad esempio il Bonus baby sitter per pagare servizi di baby sitting e rette dei centri per l’infanzia.
La nuova prestazione universale ha assorbito la maggior parte dei sussidi nazionali, lasciano in vigore soltanto il Bonus Asilo Nido.
Bonus baby sitter: come funzionava
Con il Bonus baby sitter (dl 18/2020 e INPS 44/2020), usato durante la chiusura delle scuole per Coronavirus, fino al 2021 ogni nucleo familiare con i requisiti ha potuto godere di una somma fino a 100 euro al settimana per la totalità dei figli, erogato mediante Libretto Famiglia o direttamente al richiedente.
Il DL 30/2021 aveva rinnovato il bonus baby-sitter (fino al 30 giugno 2021) per i genitori di figli minori di 14 anni in DAD (didattica a distanza) o in quarantena, nel caso in cui l’altro genitore non potesse fruire di altre tutele. Per un certo periodo è stato possibile anche ricorrere all’ausilio dei nonni per accudire i figli (Bonus Nonni)
Beneficiari bonus baby sitter: chi erano
La platea dei lavoratori beneficiari del bonus baby sitter, richiedibile fino al 30 giugno 2021, ha riguardato:
- iscritti alla Gestione Separata INPS;
- autonomi iscritti all’INPS;
- comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico impiegati per esigenze connesse al Covid-19;
- dipendenti del settore sanitario pubblico e privato accreditato che siano medici, infermieri (inclusi ostetrici), tecnici di laboratorio o di radiologia medica, operatori sociosanitari compresi i soccorritori e autisti/urgenza 118;
- autonomi non iscritti all’INPS, previa conferma da parte delle rispettive casse.
Importo e accredito bonus baby sitter
L’importo del bonus per servizi di assistenza e sorveglianza dei minori poteva arrivare a 100 euro settimanali e veniva erogato mediante Libretto Famiglia INPS per il servizio di baby sitting, mentre si poteva ottenere come bonifico così da poter poi pagare l’iscrizione a centri estivi, servizi integrativi per l’infanzia, servizi socio-educativi territoriali, centri con funzione educativa e ricreativa e servizi integrativi o innovativi per la prima infanzia.
Bonus Baby sitter / Bonus Nonni non attivi nel 2023
Nel 2023 queste misure non sono state replicate, anche se ci sono voci di una possibile nuova edizione per il 2024. Nel caso, la sede di inserimento della misura potrebbe essere la prossima Legge di Bilancio ma direi che è ancora davvero presto perchè si possano conoscere le intenzioni di Governo in questo senso, le potenziali risorse economiche a disposizione e soprattutto la fondatezza di queste voci.
L’introduzione dell’Assegno Unico e Universale ha voluto accorpare in uno strumento unico tutte le varie misure precedenti, per cui sembra poco credibile che il Governo torni adesso sui suoi passi.
Bonus Asilo nido 2023
In generale, anche in virtù dell’estensione dell’Assegno Unico agli autonomi e disoccupati, dunque, quasi tutte le misure per la famiglia sono state accorpate sotto lo strumento unico (come il Bonus Bebè), mentre le misure straordinarie come il bonus baby sitter non sono state riproposte.
Resta invece in vigore anche per il 2023 il Bonus Asilo Nido fino a 3mila euro, per genitori di figli nati, adottati o affidati fino a tre anni compiuti tra gennaio e agosto 2022, valido sia per sostenere le spese del nido ma anche per pagare il supporto a casa per bambini impossibilitati a frequentare l’asilo con gravi patologie e che compiono tre anni entro il 31 dicembre 2023.
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