Dal primo settembre vado in pensione, vorrei chiedere l’anticipo del TFR/TFS ma ad oggi sia l’INPS che le banche non ne sanno nulla. A chi bisogna rivolgersi?
Sono in corso gli ultimi passaggi attuativi per rendere la norma applicabile. Parliamo della nuova possibilità per i dipendenti pubblici che vanno in pensione di chiedere l’anticipo del TFS (Trattamento di Fine Servizio, in pratica la liquidazione), fino a un massimo di 45mila euro, senza aspettare i 12 o 24 mesi necessari in base alle norme ordinarie, introdotto dall’articolo 23, comma 7, del decreto-legge 4/2019.
Un primo passaggio dell’iter attuativo è stato compiuto con la pubblicazione del decreto ministeriale, in vigore dallo scorso 30 giugno (Dpcm 51/2020).
La legge prevede che ci voglia anche un Accordo Quadro fra Banche (ABI) e Ministero, che fissi le caratteristiche dell’operazione (fondamentalmente, le banche anticipano la liquidità necessaria per pagare la liquidazione). Anche questo passaggio è quasi ultimato: l’accordo è stato sottoposto al parere del Garante, che lo ha approvato lo scorso 9 luglio.
Per quanto riguarda l’INPS già un indirizzo normativo, contenuto nel messaggio 1517 dello scorso 7 aprile, che dispone una serie di attività propedeutiche per dare attuazione alla misura.
Mi sembra probabile che le risposte da lei ricevute siano determinate dal fatto che, come vede, tutti questi provvedimenti attuativi di fatto sono molto recenti. Magari provi a sottoporli sia all’INPS sia alle banche, i rispettivi servizi clienti a cui si è rivolto. Con i riferimenti normativi alla mano è possibile che le diano delle risposte più precise.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz