In merito a proroga NASpI contenuta nel Decreto Rilancio volevo capire se l’importo complessivo dei due mesi è pari all’ultimo mese di contribuzione pagata, oppure se ciascuna nuova mensilità aggiuntiva è uguale all’ultimo mese pagato. Da come riporta la Circolare INPS non è chiaro e lascia spazio a diverse interpretazioni.
L’importo di ciascuna delle due ulteriori mensilità è pari all’ultima NASpI spettante nell’ambito della prestazione originaria. Lo prevede proprio la circolare INPS 76/2020 indica che:
L’importo delle ulteriori due mensilità aggiuntive riconosciute dalla disposizione di cui all’articolo 92 del decreto-legge 34/2020 è pari all’importo dell’ultima mensilità spettante per la prestazione originaria.
Se l’INPS intendesse un importo complessivo delle due nuove mensilità pari all’ultimo sussidio percepito, applicherebbe un’interpretazione restrittiva della norma originaria che avrebbe davvero poco senso. Il riferimento legislativo, lo ricordiamo, è l’articolo 92 del dl 34/2020. La ratio delle misura è tutelare per altri due mesi i disoccupati in NASpI con i requisiti previsti dalla proroga (meglio definirlo un prolungamento).
La “prestazione originaria” è dunque la NASpI che il lavoratore stava prendendo e che sarebbe scaduta (senza la proroga di due mesi) fra il primo marzo e il 30 aprile 2020. Quindi, per dirla in parole semplici, la NASpI le viene pagata per due mesi aggiuntivi per un importo analogo a quello dell’ultima mensilità già percepita.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz