Il consulente mi riferisce che per richiedere la cassa integrazione bisogna dichiarare se si è prima usufruito o meno delle ferie/permessi residui. E’ quindi indispensabile usufruire prioritariamente delle ferie e permessi prima di richiedere la Cassa Integrazione?
Tendenzialmente è corretto fruire di ferie e permessi residui prima di richiedere la cassa integrazione, in particolare nel caso della cig in deroga.
In generale, questa regola (utilizzo delle ferie prima di far partire la cig) si applica nel caso di ammortizzatore sociale applicato per riduzione di orario di lavoro, mentre se la cassa integrazione è a zero ore non è necessario che vengano smaltite le ferie già maturate.
Questo perchè, nel caso in cui venga sospesa l’attività lavorativa, non si ritiene necessario far utilizzare le ferie (che sono un diritto, quindi il dipendente deve utilizzarle nell’anno in cui maturano o nei 18 mesi successivi).
Se viene sospesa l’attività lavorativa (con la cig a zero ore), invece, le ferie possono essere prorogate.
A questo proposito segnaliamo il decreto 83473/2014 del Ministero del Lavoro relativo alla cig in deroga, secondo cui: «allo scopo di fruire dei trattamenti di integrazione salariale in deroga l’impresa deve avere previamente utilizzato gli strumenti ordinari di flessibilità, ivi inclusa la fruizione delle ferie residue».
=> Ferie o cassa integrazione: si può scegliere cosa conviene di più?
Significa che le ferie maturate fino al momento in cui la cig in deroga è disposta devono essere fruite. Sarebbero però utili chiarimenti da applicare alle ipotesi di cassa integrazione con la causale Covid 19 nazionale previste dal decreto Cura Italia. Tendenzialmente, infatti, i decreti sul Coronavirus incentivano l’utilizzo delle ferie, quindi si direbbe che la sua interpretazione sia la più corretta.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz