Sono titolare di pensione Quota 100. So che posso avere un reddito da lavoro saltuario non superiore a 5.000 Euro anno lordi.
Nel caso di piccole consulenze, come viene gestito il rapporto tra la/le società e il sottoscritto? Con ritenuta di acconto? E come e da chi deve essere avvisata l’INPS?
Come lei giustamente rileva, la pensione quota 100 è compatibile con redditi da lavoro autonomo occasionale fino a 5mila euro annui. Direi quindi che lei può tranquillamente fare consulenze, restando all’interno dei limiti sopra citati, e fatturarle attraverso una ritenuta d’acconto.
Su questi redditi non è necessaria specifica comunicazione all’INPS: diversamente, c’è l’obbligo di comunicare all’istituto di previdenza la percezione di eventuali redditi incompatibili con la quota 100, con una modulistica che in realtà va compilata anche da chi ha solo redditi compatibili oppure non ha altri redditi, ma solo nel caso in cui l’anno precedente abbia avuto entrate incompatibili che hanno dato luogo alla sospensione della pensione.
In altri termini, se lei lo scorso anno ha comunicato all’INPS di aver percepito redditi incompatibili, deve compilare il modello INPS AP 139 in modo tale che l’istituto di previdenza possa riprendere a versare l’assegno. Ma non mi sembra sia questo il suo caso.
Se invece non ci sono variazioni rispetto al passato (quindi, lei non ha mai comunicato all’INPS di avere redditi incompatibili), non credo debba fare alcun adempimento.
Semplicemente, indicherà i redditi percepiti in dichiarazione dei redditi ai fini del pagamento delle tasse.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz