Ho entrambi i genitori disabili al 100% con indennità di accompagnamento con art.3 comma 3. Potrebbe mio marito – che già usufruisce della legge 104 come affine per mio padre – richiedere un congedo retribuito di due anni legge 151 pur sapendo che toccherebbe a me come prioritaria? E ci sarebbe un altro sistema per avere accanto una persona per si prendesse cura di lui?
Credo proprio non sia possibile, sia per la regola sulla priorità, sia perché mi pare manchi il requisito della convivenza, necessario per attivare il permesso della legge 151.
Il riferimento normativo è l’articolo 42 della legge 151/2001, come successivamente modificata, e sul caso da lei proposto ci sono una serie di utili chiarimenti nella circolare INPS 159/2013.
Per quanto riguarda l’ordine di priorità, gli affini entro il terzo grado possono utilizzare questo permesso esclusivamente “in caso di mancanza, decesso o in presenza di patologie invalidanti degli altri soggetti individuati dalla norma”. Se ci sono i figli (è il vostro caso) un affine non può utilizzare questo permesso.
Non solo: colgo l’occasione anche per ricordare che, in ogni caso, il congedo di due anni previsto dalla legge 151 è previsto solo se il parente, di qualsiasi grado, convive con la persona disabile.
Uno strumento invece attivabile nel vostro caso – ma che certo non garantisce lo stesso livello di assistenza consentito da due anni di permesso – sono i tre giorni mensili di congedo previsti dalla legge 104, che mi pare suo marito già utilizzi per la suocera.
Ebbene, in questo caso, “il dipendente ha diritto di prestare assistenza nei confronti di più persone in situazione di handicap grave, a condizione che si tratti del coniuge o di un parente o affine entro il primo grado“.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz