Nel caso in cui, per sopperire a un periodo di calo commesse, un’azienda volesse utilizzare un anticipo di ferie non maturate dei lavoratori (in alternativa alla CIGO), quale limite dovrebbe rispettare secondo il dettato normativo per non generare un eccessivo monte ore negativo per i lavoratori coinvolti? Il contratto di riferimento è il CCNL Aziende Grafiche Editoriali.
In generale, non mi risulta che sia possibile applicare l’opzione che lei suggerisce, cioè prevedere un anticipo ferie in luogo di altri ammortizzatori sociali, come la cassa integrazione ordinaria.
Non escludo, però, che si possa arrivare a un accordo nell’ambito di una trattativa con le rappresentanze sindacali. Che, fra l’altro, è necessaria anche per l’eventuale concessione della cassa integrazione.
Utilizzare un anticipo di ferie per evitare la cassa integrazione potrebbe essere un’opzione favorevole per i lavoratori ma non è un’ipotesi codificata. Anzi, direi che rischia di essere difficile da percorrere in sede di negoziato sindacale, perché le ferie sono un diritto del lavoratore, che non può essere obbligato ad andare in negativo.
Ci sono casi di crisi aziendale in cui si può chiedere al lavoratore di utilizzare le ferie maturate ma non di anticiparle.
In definitiva, mi pare che la cosa migliore da fare sia consultare le rappresentanze sindacali per capire che margini di trattativa ci sono, e quali paletti dovrebbe prevedere l’accordo per essere considerato valido.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz