Mia moglie, deceduta da 4 anni, aveva versamenti all’INPS per 13 anni documentabili, in quanto commerciante. Possibile non ci sia un modo per recuperare quanto versato, almeno per mia figlia minore?
Ci sono alcuni istituti di previdenza che consentono la restituzione dei contributi previdenziali versati, nel caso in cui non siano sufficienti per garantire un diritto a pensione (si tratta dei cosiddetti contributi silenti). Ad esempio quella di medici, veterinari, architetti, ingegneri, commercialisti.
Tuttavia, l’INPS non è fra questi. L’unica possibilità, ma non è il suo caso, è quella di far confluire nella Gestione Artigiani e Commercianti eventuali contributi versati nelle casse private laddove possibile. Nel suo caso, purtroppo, non vi è modo di ottenerne la restituzione, ancor meno se a beneficio di eredi.
Diverso sarebbe stato sua moglie avesse maturato un diritto a pensione diretta oppure se avesse maturato almeno 15 anni di contributi oppure cinque anni di assicurazione e contribuzione (260 contributi settimanali) di cui almeno tre anni (156 contributi settimanali) nel quinquennio precedente il decesso. I superstiti, in questo caso, hanno diritto alla pensione indiretta.
Esistono infine dei casi di indennità ai superstiti, a seconda delle circostanze. La invito a consultare l’apposita sezione del sito INPS a riguardo, e a verificare direttamente presso l’Istituto di previdenza quali possibilità ci sono nel vostro caso.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz