Il richiedente del reddito di cittadinanza deve essere l’intestatario delle utenze e del contratto di affitto? Nel mio caso sono intestati a me e vorrei capire se la domanda di RdC può invece presentarla mia moglie. Cosa cambia con il variare della titolarità del sussidio all’interno di uno stesso nucleo familiare?
Non mi risulta che l’intestazione delle utenze rilevi al fine del diritto al reddito di cittadinanza. Rileva l’ISEE dell’intero nucleo familiare.
Se in famiglia ci sono più soggetti (ad esempio lei e sua moglie) con i medesimi requisiti, la scelta è facoltativa ed indipendente da chi è intestatario di utenze e affitto.
Bisogna invece verificare una serie di fattori specifici: ad esempio non ha diritto al RdC il familiare che ha presentato dimissioni volontarie nell’ultimo anno.
Potete verificare tutte le regole di dettaglio consultando la norma (articolo 2 dl 4/2019) e la circolare applicativa di INPS (43/2019).
Le ricordo che la domanda si presenta dopo il quinto giorno di ciascun mese, utilizzando gli apposito modelli predisposti dall’INPS, direttamente online oppure rivolgendosi a CAF e ufficio postali. L’INPS effettua le verifiche e comunica l’esito ai richiedenti entro la fine del mese successivo alla presentazione.
Il sussidio viene erogato tramite RDC Card, che si ritira negli uffici postali in base all’appuntamento fissato nella comunicazione di accettazione del beneficio: il richiedente sarà il titolare della carta.
Per comodità, in effetti, potrebbe essere utile che sia lo stesso intestatario delle utenze e dell’affitto, così da semplificarne l’uso.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz