L’INPS ha accolto la mia domanda di certificazione di diritto all’APE Volontaria. La certificazione riporta: “può presentare la domanda di APE entro e non oltre il 31.12.2019”. E’ mia intenzione (qualora non possa accedere a quota 100) di richiederla nei primi mesi del 2019. Le ultime notizie lette su PMI.it però non la riportano tra le modalità di accesso alla pensione per l’anno 2019. E’ un’omissione o l’opzione non è più prevista?
Le confermo che l’APE volontaria prosegue per tutto il 2019, e nel suo caso resta valido quanto previsto dalla certificazione INPS. Lei può tranquillamente seguire la strada che aveva previsto: ha tempo fino al 31 dicembre 2019 per chiederla. E potrà presentare la domanda nei primi mesi del 2019.
L’APe di mercato, tecnicamente, non è una forma di pensione ma un’anticipo bancario a garanzia pensionistica.
La possibilità di poter continuare a lavorare mentre si percepisce il trattamento (erogato dall’INPS ma finanziato dalle banche e sostenuto da lei, con tanto di interessi e assicurazione sulla vita) lo esclude dalle vere e proprie misure per la pensione anticipata, anche se fruirne consente – volendo – di dare le dimissioni così da non rimanere senza reddito fino al momento della maturazione della pensione di vecchiaia.
L’APe Sociale e l’APE aziendale – a differenza di quella volontaria – richiedono necessariamente l’interruzione del rapporto di lavoro e sono a carico dello Stato la prima e del datore di lavoro la seconda: in questo senso sono formule simili alla pensione anticipata.
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Inizialmente l’anticipo pensionistico era previsto per il biennio 2017-2018, poi con la manovra dello scorso anno è intervenuta la proroga al 2019, concessa in virtù della partenza ritardata della misura. Il riferimento di prassi è la circolare INPS 28/2018.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz