L’INPS mi versa la reversibilità di una pensione frutto di totalizzazione con contributi ENPAM. Mi viene decurtata una quota cospicua, applicando le legge Dini n 335/95.
Ora, poiché’ l’EMPAM versa comunque il 70% agli eredi, indipendentemente dal reddito, il mio quesito è: trattandosi di contributi privati, è legittima la decurtazione applicata anche sulla quota di reversibilità che proviene dall’EMPAM oppure dovrebbe essere applicata solo alla quota di pertinenza INPS?
In materia di reversibilità pensioni, sulla quota INPS si applicano le percentuali di decurtazione previste dalla legge 335/95, comma 41. La norma si riferisce al regime dell’assicurazione generale obbligatoria e alle forme sostitutive ed esclusive della medesima. Nel testo non sono comprese le casse private dei liberi professionisti, che in questo ambito applicano specifiche regole.
In linea generale, dunque, la decurtazione della pensione ai superstiti viene stabilita in base alle regole di appartenenza della gestione, nel caso dell’Enpam spetta effettivamente il 70%.
Nel caso della pensione in totalizzazione non c’è trasferimento dei contributi (come, ad esempio, nella ricongiunzione) e il trattamento viene calcolato pro quota in base a quanto versato nelle diverse gestioni. Quindi, lo stesso dovrebbe valere per la quantificazione della pensione ai superstiti.
Per la pensione ai superstiti in totalizzazione esiste una apposita sezione del sito INPS online, dove però non viene specificata la regola applicata per la decurtazione. Le consiglio quindi di rivolgersi alla stessa INPS, in quanto la materia richiede approfondimenti giuridici.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz