Ho letto che l’Enasarco non aderirà al cumulo gratuito dei contributi perché non riesce ad armonizzare le proprie regole con quelle previste dalla Legge di Stabilità, che è una legge dello Stato e deve essere applicata, anche se l’ente nel proprio statuto afferma che è una contribuzione parallela. Gradirei sapere si può fare ricorso o citare in giudizio l’Enasarco.
La sua è certamente una domanda interessante, perché solleva un dubbio in effetti rilevante. Come lei dice, c’è una legge dello stato in base alla quale c’è il diritto gratuito al cumulo dei contributi per tutti gli iscritti agli enti previdenziali privati. Nel dettaglio, il comma 195 della legge 232/2016, la Manovra di Bilancio 2017 che ha esteso il cumulo contributivi, prevede che possano esercitare l’opzione gli iscritti agli enti di previdenza di cui al dlgs 509/1994, fra i quali c’è anche l’Enasarco.
E’ anche vero, però, che l’Enasarco prevede la contribuzione parallela, nel senso che gli iscritti versano i contributi previdenziali contemporaneamente anche all’INPS. Si tratta quindi di una caso effettivamente particolare. Non solo: il testo della legge sul cumulo contributi (comma 239 legge 228/2012) consente di:
cumulare i periodi assicurativi non coincidenti al fine del conseguimento di un’unica pensione.
I contributi Enasarco sono coincidenti, perché appunto gli agenti di commercio effettuano i versamenti anche all’INPS, e di conseguenza può essere coerente anche con la norma primaria l’impossibilità di esercitare il cumulo.
Si tratta solo di un parere, naturalmente, quindi verifichi anche presso altre fonti: la questione che lei solleva mi pare degna di approfondimenti.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz