Avrei bisogno di capire la differenza tra riscatto ai fini pensionistici e riscatto ai fini previdenziali: è giusto pagare entrambe?
Il riscatto ai fini pensionistici (o previdenziali che dir si voglia) serve a valorizzare periodi scoperti da contribuzione che ricadono in determinate fattispecie (ad esempio, gli anni di università per chi si è laureato, oppure il periodo di servizio militare). A titolo esemplificativo, le elenco le principali tipologie di contributi da riscatto:
- laurea: si possono riscattare gli anni previsti dal corso di laurea (non quelli fuori corso). Sono comprese anche le lauree brevi e i titoli di studio equiparati;
- lavoro all’estero in paesi non convenzionati;
- astensione facoltativa di maternità;
- periodi non coperti da contribuzione per omissione del datore di lavoro;
- periodi non lavorati successivi al 31 dicembre 1996, e non coperti da contribuzione figurativi, solo in presenza di determinati requisiti di legge;
- periodi di lavori socialmente utili.
Ma ci sono altri casi in cui è possibile pagare i contributi da riscatto: le consiglio di rivolgersi al suo istituto previdenziale per fugare i suoi dubbi in merito alle trattenute applicate.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz