Mia figlia è inabile al lavoro e invalida al 100%. Ha 43 anni, vive sola ed è seguita da un centro per la salute mentale. Percepisce circa 290 euro al mese di pensione per invalidi civili e null’altro se non il mio aiuto economico. Ha diritto al reddito di inclusione?
Sì, sua figlia dovrebbe avere diritto al REI (Reddito di Inclusione), che ha preso il via dal 1° gennaio 2018 a seguito della definitiva approvazione della Legge Delega sulla Povertà (legge 33/2017 in vigore dallo scorso 25 marzo 2017) e del relativo decreto legislativo approvato in via definitiva dal Governo il 29 Agosto 2017.
Il REI, lo ricordiamo, sostituisce sia la carta SIA (Sostegno all’Inclusione Attiva) e l’ASDI (Assegno Sociale di Disoccupazione), ma rispetto alle carte SIA e ASDI coloro che potranno beneficiare del REI saranno di meno.
Per avere accesso al Reddito di Inclusione, bisogna essere in possesso di requisiti ben precisi, ovvero potranno entrarne a far parte:
- nuclei familiari con minorenni o disabili;
- donne incinte;
- disoccupati over 55.
L’importo del beneficio economico sarà erogato tramite una carta ricaricata ogni bimestre per dodici mensilità, con un importo che andrà da circa 190 euro mensili per una persona sola, fino a quasi 485 euro per un nucleo con 5 o più componenti.
Quanto alla durata il REI, questo sarà concesso per un periodo continuativo non superiore a 18 mesi e sarà necessario che trascorrano almeno 6 mesi dall’ultima erogazione prima di poterlo richiedere nuovamente.
In caso di trattamenti assistenziali percepiti dai componenti del nucleo familiare, come l’assegno di invalidità civile citato dalla lettrice, il beneficio economico sarà ridotto dell’importo corrispondente all’erogazione del trattamento.
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Chiedi all'espertoRisposta di Noemi Ricci