A novembre maturo i requisiti per accedere all’APE Sociale in quanto ho un figlio disabile (Legge 104/92 art.33 comma 3) e invalido al 75%. Se nelle future visite di revisione venisse ridotta la percentuale di invalidità, in caso stessi già ricevendo l’APE Sociale, cosa succederebbe? Mi sarebbe trattenuta una rata del prestito dalla pensione?
La ringrazio per la domanda, molto interessante: le fornisco la mia interpretazione, che comunque le consiglio di verificare.
A noi non risulta sia prevista la perdita del diritto all’APe sociale per il venir meno – in corso di prestazione – del requisito di caregiver (mi sembra sia il suo caso). Mi spiego: se la perdita del requisito è precedente all’erogazione del trattamento, allora determina la perdita del diritto all’APe sociale, che non verrà versato. Per quanto riguarda il caso (da lei proposto), in cui il requisito venga meno mentre è già in corso la fruizione dell’anticipo pensionistico a carico dello Stato, il discorso è diverso. Non ci sono, nei provvedimenti normativi, riferimenti che esplicitamente prevedano la perdita del diritto all’APe in questo caso.
Sia il decreto ministeriale attuativo (88/2017), sia la circolare INPS (100/2017) prevedono una serie di cause di decadenza, fra le quali non c’è la perdita del requisito di caregiver (che la riguarda). L’APE Sociale, in base ai sopra citati riferimenti normativi e di prassi, si interrompe quando il soggetto raggiunge il diritto a pensione anticipata (se precedente alla pensione di vecchiaia) oppure se riprende l’attività lavorativa guadagnando più di determinate soglie (sotto le quali la ripresa dell’attività è compatibile con l’APE Sociale), o se viene meno il requisito della residenza in Italia.
Quindi, a mio avviso, se mentre lei percepisce l’APE si verifica la perdita del requisito di handicap grave a suo figlio, lei continua comunque a prendere il trattamento fino alla scadenza prevista. Ripeto, la mia interpretazione sia basa sul fatto che non ci sono previsioni contrarie nel testo di legge. Si rivolga in ogni caso ad altre fonti (direttamente all’INPS, a un consulente del lavoro o un avvocato del lavoro) per chiedere ad esempio se ci sono altre norme che si applicano a questi casi e che possono comportare la perdita dell’agevolazione.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz