Sono dipendente del Ministero dell’Interno (comparto Civili, ruolo F1): è possibile (e quanto potrebbe essere l’onere) il riscatto dei periodi oltre confine per ricongiungimento del coniuge all’estero? Servirebbero per una eventuale Opzione Donna o altre formule agevolate di pensione? Cosa succederebbe se decidessi di ritirarmi con 30 anni di servizio? Ho già riscattato un anno e mezzo presso una società privata.
Le confermo che è previsto il riscatto dei contributi per i periodi di aspettativa concessa per il ricongiungimento con il coniuge che lavora all’estero. Il riferimento legislativo è l’articolo 3, comma 2, della legge 184/1997, che riconosce tale possibilità in base alla legge 26/1980, come integrata dalla legge 333/1985. Il riscatto ai fini della pensione può essere esercitato in tutto o in parte, in relazione a periodi che però non devono essere coperti da altra contribuzione (obbligatoria, volontaria o figurativa).
=> Aspettativa per ricongiungimento familiare
Per quanto riguarda il costo dell’operazione, il calcolo dipende da una serie di variabili (tempo trascorso, retribuzione, aliquote applicabili). In ogni caso, l’INPS quando risposte alla domanda di riscatto, fornisce tutti i dati relativi all’onere da riscatto assieme all’autorizzazione al piano di versamenti.
I contributi da riscatto sono validi anche per la pensione con Opzione Donna. Ma ci vogliono 35 anni di contributi, mentre mi pare di capire che lei ne abbia solo 30. Per avere diritto all’Opzione Donna bisogna avere compiuto i 57 anni (58 per le lavoratrici autonome) entro il 31 dicembre 2020.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz