Sono dipendente pubblico e dal 1° dicembre maturo i requisiti per la pensione di vecchiaia (66 anni e sette mesi, 40 anni di contributi). Vorrei però anticipare l’uscita, visto che non ho mutui o pendenze bancarie. Mi pare che la richiesta dell’APE volontaria sia retroattiva dal 1 maggio 2017, vuol dire che chi è senza lavoro da quella data può percepire la pensione? La decorrenza della pensione coincide con la data delle dimissioni volontarie?
L’APe Volontaria, anche quella retroattiva, non impone di dare le dimissioni: lei può chiedere il beneficio anche continuando a lavorare. Se preferisce può anche lasciare il lavoro, ma non si tratterà di una pensione anticipata bensì di un periodo in cui lei percepirà un anticipo sulla sua pensione futura attingendo a quanto già maturato, e tutto questo già in attesa di arrivare al raggiungimento dei requisiti per la pensione vera e propria.
=>APe Volontaria dopo le dimissioni
Quindi, per intenderci, lei può chiedere l’APe Volontaria fino al dicembre 2018 (anche senza interrompere l’attività lavorativa). La domanda di pensione che si deve inoltrare contestualmente a quella di anticipo pensionistico non implica ritirarsi subito ma semplicemente farlo al momento in cui si matura il requisito. Le dimissioni volontarie non sono necessarie.
=> Dimissioni e anticipo pensionistico
Per quanto riguarda la retroattività, che è a sua discrezione, non ci sono legami con la decorrenza della pensione ma solo dell’ammontare del prestito pensionistico e della durata del piano di ammortamento. Se è questo il suo caso deve affrettarsi: l’opzione va esercitata entro sei mesi dall’entrata in vigore del decreto attuativo, quindi entro metà giugno.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz